24 ore prima della sfida tra Arsenal e PSG in Champions League, Luis Enrique ha fornito chiarimenti sulla notevole assenza di Ousmane Dembélé. Una decisione presa questa domenica. Il tecnico spagnolo si è trovato di fronte alle domande pressanti dei giornalisti in seguito alla decisione di non inserire l’esterno francese nei convocati per la trasferta di Londra. L’esclusione di Dembélé, che non presenta alcun infortunio, è stata definita una “decisione disciplinare” e Luis Enrique è stato fermo nella sua scelta, anche se ha chiarito che non costituisce una sanzione irreversibile.
Una decisione per l’armonia della squadra
Nella sua conferenza stampa, Luis Enrique ha insistito sul fatto che un giocatore che non rispetta i suoi obblighi all’interno della squadra compromette la dinamica collettiva. Per lui, questa settimana, con una partita importante come quella contro l’Arsenal, tutti i giocatori dovranno essere nella migliore condizione possibile:
« Se qualcuno non rispetta gravemente i propri obblighi nei confronti della squadra, per me significa che non è preparato. Prima di una partita così importante come questa voglio che tutti i giocatori siano nella migliore condizione possibile. »
L’allenatore ha detto che la decisione non è stata facile, ma era necessaria per tutelare l’armonia del gruppo e garantire che la squadra rimanesse concentrata sull’obiettivo. Ha anche ammesso che tale decisione è stata il risultato di una profonda riflessione e che era pronto a riprenderla se si fosse rivelato necessario:
« Lo farò 100 volte se necessario, questo non significa che sia irreversibile. Ho preso la decisione migliore per la squadra. »
Supporto gestionale completo
Luis Enrique non ha esitato a dire che ha il pieno appoggio della dirigenza in questa decisione. Luis Campos, direttore sportivo, e Nasser Al-Khelaïfi, presidente del PSG, hanno entrambi convalidato questa esclusione, rafforzando la posizione dell’allenatore spagnolo nella gestione del suo gruppo. Evocando questo sostegno, Luis Enrique mostra chiaramente che non agisce da solo e che la decisione di sanzionare Dembélé è uno sforzo collettivo all’interno dell’organigramma parigino:
« Naturalmente sono supportato dal direttore sportivo e dal presidente. Mi hanno assunto per formare una squadra e ho intenzione di farlo. »
Nessun conflitto personale con Dembélé
Uno degli aspetti importanti sollevati da Luis Enrique durante questa conferenza stampa è il chiarimento riguardo alle voci di una disputa tra lui e Ousmane Dembélé. L’allenatore ha negato con forza qualsiasi alterco personale con il giocatore, precisando che il problema non risiedeva nel loro rapporto, ma negli obblighi che Dembélé non rispettava come membro della squadra:
« Non c’è nessun problema tra giocatore e allenatore. C’è un problema tra il giocatore e i suoi obblighi all’interno della squadra. Niente di più. »
Luis Enrique ha voluto anche sottolineare che il problema si è risolto rapidamente, indicando che la situazione non si è trascinata per le lunghe:
« Il problema è stato risolto in cinque minuti. »
Gestione rigorosa del gruppo
Attraverso le sue parole, Luis Enrique ha dimostrato chiaramente di essere un allenatore attento alla disciplina e all’unità del suo gruppo, soprattutto in momenti importanti come la preparazione di una partita di Champions League. Il suo discorso riflette una gestione in cui la squadra ha la precedenza sui singoli individui, un messaggio forte inviato non solo a Ousmane Dembélé ma a tutto il gruppo.
Il tecnico conclude ribadendo l’obiettivo di costruire una squadra con una forte identità e una coesione impeccabile, anche se ciò comporta decisioni difficili:
« Ho firmato per questo club per creare una squadra. Fino al mio ultimo giorno al PSG, farò una squadra con un’identità che gioca, o almeno che ci prova. »
Con questa posizione forte, Luis Enrique ha riaffermato la sua autorità e la sua ambizione di plasmare un PSG disciplinato e unito, capace di superare gli ostacoli nella sua ricerca del successo, pur mantenendo Ousmane Dembélé nei suoi piani a lungo termine.
