Dopo cinque giorni di processo e due ore e mezza di deliberazione, la Corte d’assise dell’Hérault ha condannato anche il suo ex compagno, Jean-Michel Cros, a 20 anni di reclusione penale, per aver privato delle cure della nuora fino alla morte il 6 agosto 2020.
La Corte, composta da tre magistrati di professione e sei giurati popolari sorteggiati (cinque donne e un uomo), ha risposto “sì” a tutte le domande sulla colpevolezza dei due imputati”almeno sette voti“Lo ha annunciato senza ulteriori commenti il presidente della Corte d’Assise, Eric Emmanuelidis.
Per Sandrine Pissarra, 54 anni, giudicata colpevole di violenza, atti di tortura e barbarie, la sentenza è conforme all’accusa dell’avvocato generale Jean-Marie Beney, che venerdì mattina aveva stimato che per questa madre di otto figli “Tiranno domestico, dittatore degli interni, carnefice amandino“, Non c’erano altre sanzioni possibili oltre alla pena massima, perpetua con un periodo di sicurezza.
Il rappresentante del pubblico ministero aveva invece reclamato una pena leggermente inferiore (18 anni di reclusione) nei confronti dell’ex compagno della Pissarra, Jean-Michel Cros, 49 anni, “libero collaboratore” del “sistema Pissarra”, nei confronti di al quale pertanto non è stato pronunciato alcun termine di cauzione.
Il 6 agosto 2020, giorno della sua morte per arresto cardiaco e sepsi, nella casa di famiglia di Montblanc (Hérault), vicino a Béziers, la scuola media, rinchiusa per settimane in una finestra senza finestra e con cibo privato, pesava solo 28 kg per 1,55 mt.