C’erano Gazo e Tiakola al Paléo, Dadju e Tayc al festival di Venoge, Zola e Koba LaD a Les Ardentes (Liegi, Belgio). E tutto questo si è concentrato solo nell’estate del 2024. Senza dubbio: nel rap francese sono popolari i progetti a due e le tournée che li accompagnano. La tendenza unisce sempre di più e i milioni di stream generati dagli album congiunti non fanno altro che supportarla.
Ma la “fama” non è sempre stata lì. Solo pochi anni fa, le collaborazioni tanto attese potevano non avere il successo sperato. Nel 2022, ad esempio, l’uscita di “SVR”, Kaaris e Kalash Criminel non ha entusiasmato il pubblico. Stessa cosa con “Horizon Vertical” di Vald e Heuss L’Enfoiré, nel 2020. “Ciò che fa davvero la differenza oggi è la capacità degli artisti di pubblicare uno o due grandi successi, che faranno luce sull’intero progetto”, analizza Geos , conduttore e produttore di NAYUNO, il programma dedicato alle culture urbane su Couleur3.
Come “Coco”, vera hit estiva di Ninho e Niska. “Un vero colpo che ha fatto venire voglia di ascoltare il resto dell’album”, aggiunge lo specialista. Ha ragione: alla sua uscita in ottobre, “GOAT” ha registrato una performance storica, ottenendo il miglior inizio di un album comune in Francia, secondo il sito specializzato Booska-P. Oggi i quindici brani hanno accumulato più di 140 milioni di riproduzioni su Spotify.
“Bolle algoritmiche”
Per gli artisti meno apprezzati sul mercato rap francese, un album condiviso è anche una garanzia per espandere il proprio pubblico. Forse ancora di più nell’era degli algoritmi che strutturano il nostro ascolto musicale. «Viviamo tutti un po’ in bolle algoritmiche, fissi sui nostri cantanti preferiti, con meno curiosità di prima», nota Geos. I rapper sanno che con un progetto in coppia raggiungeranno una fanbase diversa dalla loro. Quindi è interessante dal punto di vista commerciale, soprattutto per chi è meno conosciuto”.
Un successo che non sorprende Geos: “Ninho e Niska hanno, separatamente, diversi progetti al loro attivo e sono nel gioco da molto tempo. Commercialmente, è abbastanza facile vendere il prodotto alle case discografiche e ai tour operator. Ma permette agli artisti di rinnovarsi in termini di creatività e di mettersi alla prova”.
Da confermare dal vivo, sabato sera, al festival Beat, che si svolgerà all’Arena di Ginevra. È anche l’ultima data del loro tour, quindi dovranno dare tutto per “finirlo in bellezza”!
Insieme, siamo più forti
Come estensione degli album del duo, si sta sviluppando un altro tipo di progetto collaborativo. Il concetto è semplice: un artista principale invita un artista diverso su ciascuna delle sue tracce. Nel 2024, Tiakola si cimenta nell’esercizio in “BDLM vol.1”, proprio come La Fouine che firma un ritorno intelligente circondandosi bene in “Capital du Crime Radio”. «È bello perché ti permette di scoprire nuovi talenti e confermarne altri emergenti», spiega Geos. Inoltre, illustra la capacità dell’artista principale di mescolare la sua atmosfera con quella degli altri.