Spettacolo di Ginevra –
Riflettori puntati su Art Geneva
Una settimana prima dell’apertura dello spettacolo, Charlotte Diwan, la sua giovane regista, si confida.
Pubblicato oggi alle 20:58
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Da giovedì 30 gennaio a domenica 2 febbraio, la nuova edizione di Art Genève sarà in mostra al Palexpo di Ginevra. Con le sue 81 gallerie internazionali e 22 progetti istituzionali, il luogo d’incontro dell’arte contemporanea francofona dimostra, ancora una volta, quanto sia essenziale.
Charlotte Diwan, che sta pilotando la nave per la sua seconda edizione, ci dà le ultime novità a pochi giorni dall’inizio dei festeggiamenti.
Nel gennaio 2024 avevi appena assunto il tuo incarico allo show. In cosa differisce l’edizione 2025?
L’anno scorso mi sono impegnato a garantire la continuità e a garantire la sostenibilità dello spettacolo. Ma il mio progetto ha preso forma davvero solo quest’anno. E questo, anche se siamo sempre nella continuità. Ho la sensazione che si stia voltando una nuova pagina e che stiano arrivando tante novità.
Parliamo delle novità. Cosa sono?
Abbiamo già una nuova identità visiva. L’insieme è più strutturato, più moderno e rispecchia originalità oltre che professionalità ed eccellenza. Questi sono valori cari allo spettacolo. Ciò che vogliamo soprattutto è rappresentare la pluralità e la diversità del mondo dell’arte. Questa edizione promuove in particolare le gallerie e le istituzioni svizzere perché il nostro Paese è una fucina molto ricca. Art Genève è una fiera internazionale con forti radici nazionali.
La sezione Solo è un vero successo. Perchè secondo te?
Le tribune singole sono sempre esistite, ma come opzione aggiuntiva allo spazio principale. Nel 2024 abbiamo offerto alle gallerie la possibilità di esporre solo in uno stand di 20 mq con un solo artista, senza avere un’altra sede. Questo approccio è stato molto popolare, soprattutto tra le gallerie giovani. Per quanto riguarda gli artisti esposti, si tratta tanto di talenti emergenti quanto di artisti visivi storici. La partecipazione alla sezione Solo costa meno ed è un modo per le gallerie di testare la mostra. Da notare inoltre che il Premio Solo Art Genève – FPJourne verrà assegnato a un artista della sezione mercoledì 29 gennaio.
Quest’anno Nicolas Trembley ha curato per la sua seconda edizione la sezione Made-to-Measure, che ruota attorno al cibo. Dicci di più.
Sur-Mesure offre ai rivenditori l’opportunità di esporre opere in formati o dimensioni unici. A differenza di altri spettacoli, questa sezione è curata e tematica. Quest’anno, su ciascun lato di un grande esagono, verranno proiettate in loop sei opere video attorno al tema del cibo.
Ginevra d’arte e musica è un’altra sezione che dimostra come la fiera sia multidisciplinare. Come viene distribuito?
Nel 2025, questa parte si svolgerà al Grand Théâtre de Genève attorno ad un concerto aperto al pubblico sabato 1È FEBBRAIO. Eravamo interessati al famoso toni di lupoquesto fenomeno musicale chiamato “lupo” – un parassita acustico presente su alcuni strumenti a corda. Le due grandi stelle in campo, Olaf Nicolai e Charlemagne Palestine, offriranno una prestazione unica con l’OSR.
A pochi giorni dall’apertura della fiera, qual è la sfida più grande?
L’assemblaggio è iniziato una settimana fa, i muri sono assemblati. Adesso aspettiamo gli espositori. E’ sempre un momento piuttosto stressante perché bisogna sperare che la struttura corrisponda a quanto richiesto. Abbiamo 102 stand in totale. Non è niente!
Se il visitatore dovesse ricordare un solo elemento, quale pensi che sarebbe?
Dovrebbe partire con un’opera perché ce n’è davvero per tutti i gusti e tutte le tasche! Credo che questo sia uno dei nostri grandi punti di forza: mostrare la diversità dell’arte. Del resto colgo l’occasione anche per aggiungere un’altra novità in questa direzione. Si tratta, cioè, di visite a tema infantile o di comprensione del mercato dell’arte, spesso percepito come molto opaco.
Ginevra d’arte: dal 30 gennaio al 2 febbraio 2025. Palexpo, Ginevra. Ingresso 20 franchi, visita guidata 10 franchi. www.artgeneve.ch
Carol Kittner Est giornalista della rivista Tribune des Arts dal 2021. Specialista in arte contemporanea, orologeria e gioielleria, ha lavorato per Edelweiss e si occupa di pubbliche relazioni nel mondo del lusso dal 2001. Maggiori informazioni
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