Analizzando i nuovi annunci di Trump, la Borsa di Parigi sta facendo progressi

Analizzando i nuovi annunci di Trump, la Borsa di Parigi sta facendo progressi
Analizzando i nuovi annunci di Trump, la Borsa di Parigi sta facendo progressi
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(BFM Bourse) – Il CAC 40 si muove nettamente al rialzo a metà sessione di mercoledì 22 gennaio, mentre il mercato digerisce le dichiarazioni del presidente americano sulle sovrattasse doganali cinesi. Schneider Electric e Legrand sono supportate dall’annuncio del megaprogetto AI Stargate.

Per il momento, negli ultimi giorni Donald Trump tende a portare avanti la Borsa di Parigi. Mercoledì 22 gennaio, il CAC 40 è avanzato dello 0,9% a 7.843,68 punti, portando il suo incremento a oltre il 6% sull’intero 2025.

Gli investitori continuano a seguire gli annunci e le dichiarazioni del presidente americano, soprattutto per quanto riguarda le sovrattasse doganali.

In questo senso, martedì Donald Trump ha rilasciato una dichiarazione alquanto sorprendente. L’inquilino della Casa Bianca ha minacciato di prendere di mira l’Unione Europea e di introdurre dazi doganali del 10% sulle importazioni dalla Cina, “probabilmente” a partire dal 1° febbraio. Che però sono ancora abbastanza lontani dal 60% menzionato in precedenza durante la campagna presidenziale.

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Schneider Electric si distingue

Stephen Innes di Spi AM lo definisce “un approccio sorprendentemente moderato nei confronti della Cina”. “Ora sospetto che la prima ondata di tariffe potrebbe essere più leggera e misurata di quanto inizialmente previsto”, ha aggiunto.

Oltre ai dazi doganali, Donald Trump ha annunciato anche il progetto “Stargate”, una joint venture tra Softbank, OpenAI e Oracle. Questa nuova società intende sviluppare le infrastrutture necessarie allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, in particolare i data center. Prevede investimenti iniziali di 100 miliardi di dollari che dovranno poi aumentare fino a 500 miliardi di dollari.

Questo annuncio sostiene Schneider Electric e Legrand, due gruppi francesi con una forte presenza nel settore delle apparecchiature elettriche per data center, che crescono rispettivamente del 3,3% e del 3%.

Escludendo il CAC 40, Alstom perde il 2% dopo aver superato le aspettative sia in termini di fatturato che di ordini nel terzo trimestre. Ma possono pesare i commenti del suo direttore finanziario sull’intensificazione della concorrenza e l’abbassamento degli obiettivi di produzione.

Sugli altri mercati l’euro è stabile rispetto al dollaro a 1,0434 dollari. Il petrolio è lento. Il contratto di marzo sul Brent del Mare del Nord è salito dello 0,2% a 79,46 dollari al barile, mentre quello con la stessa scadenza sul WTI quotato a New York è avanzato dello 0,2% a 76 dollari al barile.

Julien Marion – ©2025 Borsa BFM

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