Tutto questo ha ancora un’aria da 2020. La situazione è restrittiva, ma nessuno si lascia prendere dal panico. Chi arrivasse a parlare di misure sanitarie severe non verrebbe più semplicemente definito “regina del dramma”, ma attirerebbe l’ira di diversi settori che ancora soffrono il peso degli anni 2020 e 2021, che hanno gravemente danneggiato le loro attività. . . Per non parlare di chi ha gli incubi al solo pensiero di restare confinato in casa. E, diciamo la verità, chi sarebbe disposto a far rispettare le regole senza battere ciglio?
A Braine-l’Alleud si preparano mascherine contro l’influenza: “In 9 anni, è la prima volta che un’influenza è così virulenta”
Cinque anni dopo, siamo molto lontani dal confinamento perché l’epidemia non lo richiede, molto, molto lontano da lì, ma anche e soprattutto perché non avremo più la volontà di accettarlo, nemmeno per due settimane, come è stato per avverrà nel marzo 2020.