Domato, Rillette ottiene una tregua

Domato, Rillette ottiene una tregua
Domato, Rillette ottiene una tregua
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Giovedì la giustizia amministrativa francese ha sospeso la decisione di un prefetto che vietava alla proprietaria di un cinghiale, di nome Rillette, di tenere in libertà l’animale da lei raccolto nel 2023.

Il caso ha ricevuto una forte attenzione popolare e mediatica poiché le autorità hanno chiesto al proprietario di affidarlo ad una “struttura idonea”, in mancanza della quale l’animale potrebbe essere sottoposto ad eutanasia.

Diverse petizioni per salvare Rillette hanno raccolto circa 300.000 firme. E a dicembre, la famosa attrice e attivista per i diritti degli animali Brigitte Bardot ha sostenuto pubblicamente la proprietaria di questa scrofa, Élodie Cappé.

A capo di una stalla privata vicino a Chaource, nella Francia centro-orientale, la signora Cappé ha accolto e adottato questa femmina di cinghiale che si era rifugiata nella sua proprietà. Rillette ora è un adulto di 100 kg abituato all’uomo.

Ma i tentativi della signora Cappé di regolarizzare la situazione della scrofa presso i servizi prefettizi con l’obiettivo di tenerla legalmente sono tutti falliti.

Nel luglio 2023, il prefetto dell’Aube disse a Elodie Cappé che, per evitare l’eutanasia della sua scrofa, avrebbe dovuto ricoverarla in un centro specializzato. Alla fine di novembre è stata respinta la sua terza richiesta di regolarizzazione della situazione, che ha contestato dinanzi al tribunale amministrativo.

La prefettura ha sostenuto che solo gli animali provenienti da un allevamento di origine nota possono richiedere l’autorizzazione alla detenzione da parte di un individuo.

Ma nella sua ordinanza, il giudice di Châlons ha ritenuto che il regime applicabile alla detenzione degli animali non domestici non esige “in nessun momento che essi nascano e siano cresciuti in cattività”. E anche se la cattura di cinghiali vivi in ​​natura è in linea di principio vietata, il prefetto ha sempre la possibilità di autorizzarla, ha osservato il giudice.

Per questo motivo ha ordinato al prefetto dell’Aube di riesaminare la richiesta della signora Cappé entro un mese. “Siamo molto felici” ha risposto la Cappé all’AFP, sperando che la prefettura “gli conceda finalmente il diritto di trattenere Rillette”.

Per il suo avvocato Karl Burger, la signora Cappé soddisfa tutte le condizioni relative alle norme per la detenzione di animali di specie non domestiche: “Rillette è vaccinata e sterilizzata. Vive in un recinto sicuro da terzi e da animali selvatici.

La scrofa beneficia nel suo terreno di un ampio recinto progettato per lei, con recinzioni elettriche, ha spiegato la signora Cappé all’AFP a dicembre, assicurandosi che va oltre gli standard richiesti per ospitare un cinghiale riproduttore.

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