La scelta del posto sull’aereo ha un impatto sulla tua sopravvivenza in caso di incidente? Secondo un recente rapporto, i sopravvissuti dei voli dell’Azerbaigian Airlines e della Jeju Air avevano un posto più favorevole rispetto agli altri sull’aereo.
Da molti anni persiste un dibattito tra i viaggiatori abituati a volare. In caso di incidente o incidente imprevisto, quale posto è considerato il più sicuro per la sopravvivenza? È meglio stare davanti, al centro o seduto dietro? La risposta a questa domanda sembra aver trovato risposta tra gli incidenti avvenuti a fine dicembre 2024.
Durante le vacanze di Natale due incidenti aerei hanno fatto notizia. Il primo ha avuto luogo il 25 dicembre. Il volo 8243 dell’Azerbaigian Airlines si è schiantato vicino alla città di Aktau, nel Kazakistan occidentale, uccidendo 38 persone. Dei 67 passeggeri presenti al decollo, 29 sopravvissero. Pochi giorni dopo, il 29 dicembre, in Corea del Sud si è verificato un altro incidente più mortale. Delle 181 persone a bordo del volo 2216 della compagnia aerea a basso costo Jeju Air, solo due membri dell’equipaggio sono scampati alla morte.
Secondo i rapporti ottenuti dalle scatole nere dell’aereo e dalle indagini sul posto, i sopravvissuti dei due voli avevano una somiglianza: erano seduti sullo stesso posto sull’aereo.
Ad esempio, i 29 sopravvissuti allo schianto del volo dell’Azerbaigian Airlines e i due membri dell’equipaggio del volo Jeju Air 2216 erano tutti seduti nella parte posteriore dell’aereo. Questa scelta del posto avrebbe quindi salvato la vita ai trenta passeggeri e se dobbiamo credere ad una meta-analisi della rivista TIME sugli incidenti aerei avvenuti tra il 1985 e il 2000, le statistiche confermano l’ipotesi. Secondo la fonte, sedersi nel terzo anteriore di un aereo ha un tasso di mortalità del 38%, rispetto al 32% per il terzo posteriore e addirittura al 28% per i posti al centro del terzo posteriore.
Gli esperti sottolineano però che ogni incidente aereo è unico e che la scelta del posto non influisce necessariamente sul tasso di sopravvivenza dei passeggeri. Discorso che il presidente della Flight Safety Foundation ha confermato al canale americano CNN il 4 gennaio: “Non esistono dati definitivi che dimostrino una correlazione tra luoghi e possibilità di sopravvivenza. Tutti gli incidenti sono diversi”.
In ogni caso, se la scelta del posto non ha un impatto scientificamente provato sulla sopravvivenza dei passeggeri, resta la possibilità per le aziende di trarre profitto. Oggi la posizione del posto è diventata un’opzione a pagamento su molti voli low cost, senza necessariamente avere alcun vantaggio aggiuntivo o legato alla possibile sopravvivenza. In caso di incidente, la cosa più importante è avere un facile accesso alle uscite di emergenza e seguire le istruzioni dei membri dell’equipaggio.
