Il conflitto tra sostenitori e oppositori del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, oggetto di un mandato di arresto per aver tentato di instaurare la legge marziale, si svolge sia nelle strade che su Internet. In una Corea del Sud ultraconnessa e iperattiva, YouTuber ed editorialisti di entrambi gli schieramenti si sono scontrati e hanno fatto ricorso senza il minimo scrupolo alle fake news fin dalla dichiarazione della legge marziale da parte del leader conservatore il 3 dicembre 2024.
L’ultima immagine forte ripetuta in loop su YouTube è quella di una trentina di deputati del Partito del Potere Popolare (PPP, al potere) che formano una catena davanti alla presidenza, lunedì 6 gennaio, per bloccare qualsiasi tentativo da parte dell’ufficio di indagare sulla vicenda. alti funzionari (CIO) o la polizia per arrestare il signor Yoon. Il CIO ci ha provato venerdì, ma ha dovuto rinunciarvi dopo un faccia a faccia teso con il servizio di protezione presidenziale.
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L’iniziativa degli eletti del PPP è arrivata dopo un fine settimana di forte mobilitazione. Decine di migliaia di oppositori di Yoon si sono riuniti sabato a Gwanghwamun, non lontano dalla Corte Costituzionale che deve pronunciarsi sulla destituzione del presidente votata dall’Assemblea nazionale. Sempre a Gwanghwamun, il pastore Jeon Kwang-hoon, figura di spicco del movimento ultraconservatore, si è rivolto ad un pubblico di 35.000 persone secondo la polizia, 3 milioni secondo gli organizzatori, “lottare contro le forze antistatali” et “sostenere la coraggiosa decisione del presidente di porre fine alla corruzione della Costituzione da parte dell’opposizione”.
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