“Non dobbiamo minacciare il Presidente della Repubblica”

“Non dobbiamo minacciare il Presidente della Repubblica”
“Non dobbiamo minacciare il Presidente della Repubblica”
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Durante la sua diretta di domenica 5 gennaio, Ousmane Sonko si è soffermato a spiegare come funziona uno Stato e il modo in cui vengono prese alcune decisioni a livello della Repubblica, parlando direttamente ai suoi attivisti, ai senegalesi e alle donne senegalesi. Secondo lui esistono regole rigide che regolano le nomine nella pubblica amministrazione e alle quali il Presidente della Repubblica deve sottomettersi.

Ha chiarito che per alcune posizioni chiave la scelta delle persone non spetta direttamente al presidente. “Ci sono regole che valgono e alle quali il presidente deve attenersi. Le scelte per alcuni incarichi nascono da proposte avanzate da appartenenti a diverse categorie socioprofessionali”, ha spiegato. Questo chiarimento mirava a evidenziare che alcuni processi di nomina sfuggono al controllo diretto del presidente Diomaye.

Per quanto riguarda il caso specifico di Aoua Bocar Ly Tall, Ousmane Sonko ha precisato di essere stato contattato direttamente dal presidente Diomaye per esprimere il suo parere sulla nomina di quest’ultimo alla CNRA. Secondo Sonko, ha poi dato la sua approvazione. “Quindi se qualcosa va storto, sono responsabile quanto il capo dello Stato”, ha ammesso, assumendosi così parte della responsabilità di questa decisione.

In questa stessa logica, Sonko ha sfidato gli attivisti di Pastef, chiedendo loro di rivedere il loro metodo di contestare alcune decisioni. Secondo lui “uno Stato non funziona nei dettagli” e non è accettabile che i membri del partito esigano qualcosa dal Presidente della Repubblica. “Non dobbiamo minacciare il Presidente della Repubblica”, ha insistito, sottolineando la necessità di rispettare le istituzioni e di lasciare che i responsabili lavorino senza pressioni.

Il leader di Pastef ha anche messo in guardia i suoi sostenitori da alcune trappole, invitandoli al discernimento e alla vigilanza di fronte alle situazioni che potrebbero destabilizzare il loro Partito. “State attenti e non cadete in certe trappole”, ha avvertito, cercando così di mantenere la disciplina e l’unità all’interno del suo partito, ricordando l’importanza dell’indipendenza delle decisioni politiche a livello statale.

Questa dichiarazione dimostra la volontà di rafforzare la coesione all’interno di Pastef ricordando le regole che governano uno Stato.

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