Un giorno dell’anno è particolarmente rischioso per il cuore. Ma è possibile limitare il rischio.
Le vacanze di Natale sono generalmente un periodo gioioso, ma è anche il periodo dell’anno in cui si verificano più attacchi di cuore. Secondo uno studio pubblicato nel 2018 sul British Medical Journal, si registra il 15% in più di decessi per infarto rispetto al resto dell’anno. Ha concluso che c’è stato un picco di attacchi di cuore in un giorno in particolare: il 24 dicembre.
“Gli attacchi cardiaci sono aumentati del 37% il 24 dicembre (vigilia di Natale), con un picco alle 22:00 e colpiscono più spesso le persone di età superiore ai 75 anni e quelle con diabete o precedenti malattie cardiovascolari”, secondo l'American Heart Association, che riporta i risultati dello studio. . E non è solo il 24 dicembre a essere colpito: “le ricerche dimostrano che muoiono di attacchi di cuore più persone nell'ultima settimana di dicembre che in qualsiasi altro periodo dell'anno”, precisa l'American Heart Association. Il Capodanno è anche un momento particolarmente rischioso.
Questo fenomeno sarebbe dovuto a diverse ragioni. Innanzitutto lo stress. Le vacanze di fine anno sono per molte persone fonte di stress, che può far male al cuore. Poi i pasti di fine anno, generalmente abbondanti e alcolici, non vanno bene per la salute del cuore. Anche le temperature invernali potrebbero avere un ruolo, incidendo sulla circolazione sanguigna e aumentando l’uso dei camini che producono fumi inquinanti e dannosi per il cuore.
Quindi, per limitare il rischio di infarto, gli esperti danno diversi consigli:
- cercare di mangiare nel modo più sano possibile, limitando grassi, sale e alcol,
- limitatore di stress,
- mantenere l'attività fisica. Non esitate a suggerire una gita in famiglia!
Le persone a rischio di malattie cardiache devono essere particolarmente vigili e assumere correttamente qualsiasi trattamento.
Infine, è fondamentale conoscere i segnali di un infarto per reagire il più rapidamente possibile. Diversi sintomi dovrebbero allertarvi: dolore al petto che può irradiarsi verso il braccio, il collo, la mascella o la schiena; fiato corto; capogiri e vertigini; suda; nausea… È meglio conoscerli ed essere vigili nei confronti delle persone a rischio, godendosi le vacanze!