Questa domenica, 22 dicembre, a margine della Fiera del Libro delle Donne tenutasi al Museo delle Civiltà Africane, gli autori della raccolta di racconti Plurielles hanno presentato il loro lavoro collettivo, una raccolta di otto testi stimolanti che esplorano la condizione delle donne. Questo libro, scritto da otto donne, mette in luce le loro prospettive uniche e le loro storie personali.
Il progetto è iniziato con una residenza di scrittura di una settimana a Ngor, dove sono state gettate le basi della scrittura di racconti. Secondo Madjiguene Kane, giornalista e slammer impegnato, questa residenza è stata cruciale per strutturare il lavoro letterario. Aggiunge che l'idea del libro è nata dal suo desiderio di scrivere, ma che un bando l'ha portata a questo progetto collettivo per lanciare un messaggio. L'intero processo, compresa la correzione di bozze, ha richiesto circa un anno di lavoro.
I racconti coprono vari temi, ma tutti si concentrano sulle realtà sociali femminili. Arame Ndiaye, giornalista del quotidiano nazionale Le Soleil, sottolinea che Plurielles affronta diversi temi come la perdita di un figlio, i matrimoni precoci, la ricerca di paternità, gli effetti dei social network e i problemi del diritto d'autore…
Allo stesso modo, Fatou Ndiaye, studentessa di giurisprudenza e giornalismo, spiega di aver affrontato i temi del tradimento e del diritto d'autore nel suo racconto, sottolineando che questi problemi riguardano le donne. E precisa: “È un po' per questo che ho affrontato questo tema nel racconto e mi dico che queste due cose si susseguono in un ambiente dove più evolviamo, più ci sono persone che sono lì per appropriarsi del lavoro degli altri farsi un nome”.
I testi di Plurielles testimoniano esperienze di delusione e di speranza. Aissatou Touré, studentessa di sociologia, confida che il suo racconto è autobiografico e le ha permesso di esternare sentimenti che altrimenti non avrebbe potuto esprimere. Spiega che scrivere è stato un esercizio doloroso e liberatorio: “È stata un'opportunità per me di esprimere tutti questi sentimenti attraverso il racconto… Mi ha permesso di far emergere il mio dolore”.
La voce delle donne nel cuore di Plurielles
Un filo conduttore collega tutte le novità: la voglia di dare voce alle donne. Madjiguene Kane afferma: “non c’è nessuno migliore delle donne per parlare dei mali delle donne”. Allo stesso modo, Arame Ndiaye rimarca: “chi meglio della donna stessa può parlare delle sue sorelle, delle sue madri e di tutti gli altri”. Aggiunge inoltre che lo scrittore è uno spettatore della sua società e che lei è anche la sua prima fonte di ispirazione.
Le autrici di Plurielles sperano che questa raccolta di racconti faccia sentire la sofferenza delle donne in Senegal e nel mondo. Aspirano anche a perseguire la loro passione per la scrittura e a pubblicare i loro primi romanzi. Questa raccolta di racconti è un'importante iniziativa per dare visibilità alle esperienze delle donne e provocare una riflessione su questioni sociali cruciali.