Mercato: Wall Street vista in ordine sparso prima di una settimana abbreviata

Mercato: Wall Street vista in ordine sparso prima di una settimana abbreviata
Mercato: Wall Street vista in ordine sparso prima di una settimana abbreviata
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coppia Pauline Foret

(Reuters) – Si prevede che Wall Street sarà nel caos mentre i mercati azionari europei esitano a metà sessione, gli investitori su entrambe le sponde dell'Atlantico digeriscono gli ultimi dati sull'inflazione americana mentre si prevede una chiusura parziale delle istituzioni americane, o “shutdown”, Venerdì evitato per un soffio. I futures sugli indici di New York segnalano un'apertura diffusa per Wall Street, indicando un calo dello 0,21% per il Dow Jones, stabilità per lo Standard & Poor's-500 e un rialzo dello 0,28% per il Nasdaq. A Parigi, intorno alle 12:20 GMT, il CAC 40 è salito dello 0,15% a 7.268,92 punti. A Francoforte il Dax è sceso dello 0,03% e a Londra il FTSE 100 è salito dello 0,25%.

L'indice EuroStoxx 50 è sceso dello 0,07%, il FTSEurofirst 300 è salito dello 0,39% e lo Stoxx 600 è salito dello 0,34%.

Nelle prime ore di sabato mattina, il Congresso ha approvato una proposta di bilancio per il prossimo anno, evitando per un pelo una chiusura che avrebbe paralizzato molti settori, dalle forze dell’ordine ai parchi nazionali.

Questa svolta della situazione ha rassicurato gli investitori negli Stati Uniti e in Europa, mentre gli ultimi dati sull'inflazione americana avevano già allentato le tensioni durante la seduta di venerdì.

Si prevede comunque un andamento calmo all'inizio della settimana accorciata dalle vacanze, anche se gli ultimi giorni dell'anno sono stati storicamente particolarmente favorevoli per il Dow Jones, periodo che gli analisti soprannominano il “rally di Babbo Natale”.

In Europa i principali indici faticano a tornare al verde nonostante un rialzo del settore farmaceutico che sale dell'1,4%, trainato da Novo Nordisk mentre sul settore viaggi e hobby pesa il crollo del gruppo svedese di giochi online Evolution.

Sul piano macroeconomico, gli investitori stanno digerindo anche i commenti di Christine Lagarde pubblicati questo lunedì dal Financial Times, in cui indica che la zona euro è “molto vicina” all'obiettivo di inflazione del 2% e si oppone a ritorsioni in caso di imposizione dei dazi doganali da parte del futuro presidente americano Donald Trump. VALORI DA SEGUIRE A WALL STREET

Rumble ha annunciato venerdì di aver ricevuto un finanziamento di 775 milioni di dollari da Tether, facendo salire il titolo del 39,5% prima della campana.

VALORI IN EUROPA In Europa, Novo Nordisk avanza del 9,06% dopo il crollo alla fine della scorsa settimana in seguito ai risultati clinici deludenti di CagriSema, il suo nuovo farmaco contro l'obesità.

Evolution ha perso il 9,97%, cadendo all'ultimo posto dello Stoxx 600 dopo che la British Gambling Commission ha avviato un audit sulla sua licenza operativa.

A Parigi, VusionGroup ha guadagnato il 15,73% dopo aver annunciato la firma di un accordo con Walmart negli Stati Uniti.

TASSI I rendimenti obbligazionari a lungo termine sono in aumento questo lunedì, con gli ultimi dati sull’inflazione statunitense che hanno rilanciato le scommesse su potenziali tagli dei tassi da parte della Federal Reserve nel 2025.

Il rendimento dei titoli del Tesoro a dieci anni ha guadagnato 1,2 punti base al 4,5363%, quello dei titoli del Tesoro a due anni ha guadagnato 1,1 punti base al 4,3230%.

Il rendimento del Bund tedesco a dieci anni è salito di 1,5 punti base al 2,3010%.

CAMBIAMENTI

Sul mercato dei cambi, lunedì l'euro è caduto poiché le ultime speculazioni sulle politiche monetarie delle principali banche centrali hanno spinto il dollaro a nuovi massimi.

Il dollaro ha guadagnato lo 0,55% rispetto a un paniere di valute di riferimento.

L'euro ha quindi perso lo 0,40% a 1,0387 dollari.

OLIO

Lunedì i prezzi del petrolio hanno continuato a scendere dopo che gli ultimi dati sull’inflazione statunitense hanno rassicurato gli investitori sulla possibilità di un eccesso di offerta nel 2025.

Il Brent ha perso lo 0,38% a 72,66 dollari al barile e il greggio leggero americano (West Texas Intermediate, WTI) è sceso dello 0,35% a 69,22 dollari.

(Scritto da Pauline Foret, a cura di Augustin Turpin)

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