Poiché la Francia osserva questo lunedì una giornata di lutto nazionale, l'idea che l'annuncio del governo avvenga in questo giorno non è stata formalmente esclusa. La deputata Estelle Youssouffa deplora questo tempismo e una politica incentrata sui parigini.
“L’ossessione generale della classe politica parigina è il rimpasto”. Invitata a France Inter questo lunedì, 23 dicembre, Estelle Youssouffa, deputata (Liot) della prima circoscrizione elettorale di Mayotte, ha denunciato il comportamento “patetico” del governo francese da quando il dipartimento d’oltremare è stato colpito dal ciclone Chido.
Anche se questo lunedì la Francia osserva un giorno di lutto nazionale, l'idea che l'annuncio del governo avvenga in questo giorno non è stata formalmente esclusa. L'Eliseo ha semplicemente fatto sapere in mattinata che, se ci fosse un rimpasto, non ci sarebbe stato “non prima delle 18:00” a causa del lutto nazionale.
“Puoi […] il Primo Ministro che visibilmente sembra pensare ad un rimpasto in una giornata di lutto nazionale, signore che aveva un consiglio comunale a Pauche non è ancora venuto a Mayotte e che ora intende annunciare il suo nuovo governo in un giorno di lutto nazionale”, affronta la funzionaria eletta Estelle Youssouffa.
“Sprezzante”
Un potenziale tempismo che fa arrabbiare il parlamentare. Mentre c'è “aiuto insufficiente” et “non c'è abbastanza sollievo”, “continuiamo a discutere su chi avrà quale posizione e questo, nel giorno del lutto nazionale, che dovrebbe permettere a tutti noi non solo di riflettere ma di ottenere una maggiore mobilitazione”, si lamenta prima di lasciarsi andare: “Il piccolo trambusto parigino continua e infatti di Mayotte non ci importa. […] Mentre vediamo tutta la compassione, la solidarietà dei nostri compatrioti, la loro generosità, a livello della classe politica è patetico.
Riferendo della mancanza d'acqua a Mayotte e dei crescenti saccheggi, deplora gli investimenti insufficienti del governo: “Non solo sono sconvolto, trovo che sia così sprezzante, così grave, così mediocre, che non abbiamo più parole. Sto con la nostra popolazione che non ha acqua né aiuti, chiedo disperatamente che mandiamo l'esercito per cercare di evitare che cadiamo nell'anarchia.
Il ministro degli Interni Bruno Retailleau, recatosi la settimana scorsa, è accusato da Estelle Youssouffa di aver semplicemente effettuato un “operazione di comunicazione” : ha “ha lasciato indietro i parlamentari, ha portato i giornalisti e poi se n’è andato. Non ho avuto nessuna notizia […] da quando il ministro ha lasciato l'isola”, continua il prescelto. “In quest’isola che versa in un grande disagio umanitario, che è un deserto sanitario, continuiamo ad avere membri del governo che comunicano come se nulla fosse accaduto, insiste. È un’oscenità rara”.
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