Il canale Al-Massirah, affiliato agli Houthi, ha riferito che un’“aggressione” aveva preso di mira il settore Attan a Sanaa. Un missile dei ribelli Houthi dello Yemen ha colpito Tel Aviv nella notte tra venerdì e sabato, ferendo leggermente 16 persone.
Gli Houthi hanno rivendicato la responsabilità di aver lanciato un “missile balistico ipersonico Palestina 2” su un “obiettivo militare del nemico israeliano” nella regione di Giaffa.
Sparatoria in Israele
Dall’inizio della guerra innescata il 7 ottobre 2023 dall’attacco senza precedenti del movimento islamista palestinese Hamas sul suolo israeliano, gli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, hanno lanciato numerosi attacchi contro Israele, a cui ha risposto più volte.
I ribelli hanno affermato che l'attacco di sabato è stato effettuato in risposta ai “massacri contro il popolo di Gaza” e come “rappresaglia per l'aggressione israeliana contro il (loro) Paese”. Gli Houthi avevano già lanciato un missile contro Israele due giorni prima, causando ingenti danni a una scuola a Ramat Gan, vicino a Tel Aviv, causati da “un'intercettazione parziale” secondo l'esercito israeliano.
L'esercito, dal canto suo, ha bombardato i porti e le infrastrutture energetiche dei ribelli nello Yemen, un paese situato a più di 1.500 chilometri a sud-est di Israele, uccidendo nove di loro, secondo il loro leader.
L'esercito americano, da parte sua, ha annunciato sabato di aver effettuato attacchi contro le installazioni militari Houthi nella capitale, nelle mani di questo movimento ribelle che in precedenza aveva rivendicato il lancio di un missile sul centro di Israele, alleato di Washington.
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