Toniø, il rapper emergente di Namur: “Le difficoltà sono le barriere che ci poniamo”

Toniø, il rapper emergente di Namur: “Le difficoltà sono le barriere che ci poniamo”
Toniø, il rapper emergente di Namur: “Le difficoltà sono le barriere che ci poniamo”
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Nel programma di questa serata musicale ricca di “beat” e “graffio”: Split, Tana Trape Tate e l'headliner… Toniø.

A 27 anni, il giovane rapper di Fernelmont è venuto per promuovere il suo primo album 97 (n.d.r.: il suo anno di nascita) davanti ad un pubblico visibilmente conquistato. Dopo aver iniziato la carriera da solista lo scorso febbraio, Toniø ha ora due opere con sonorità trap, hip-hop e persino elettroniche con, tra gli altri, il titolo DSTNY. Sarà di nuovo in concerto, il 12 aprile, durante lo Squat Festival al Cinex. Intervista a questo artista emergente sulla scena di Namur.

Toniø, come ci si sente a suonare al Belvédère?

È un risultato venire qui, perché è un luogo emblematico della scena di Namur. Qui venivo a vedere i concerti di La Smala, Caballero & JeanJass e tanti altri artisti che ascoltavo da più giovane.

Quando è iniziata la tua passione per il rap?

Il mio gusto per il rap è iniziato durante la mia adolescenza, quando ascoltavo le stesse canzoni di mio fratello maggiore. Col tempo ho ascoltato sempre più rap e ho sentito il desiderio di scrivere io stesso. Nel 2015 ho registrato un primo titolo e poi alcuni pezzi freestyle (ndr: versi improvvisati, con o senza ritmo musicale). Quattro anni dopo, ho fatto progressi lavorando con il produttore DJ Acra. Dopo aver pubblicato un primo album congiunto (Nota del redattore: EP Prisme nel 2021), sono andato da solo.

Se dovessimo ricordare un solo ricordo sul palco?

Direi la scena avvenuta durante il Festival della Vallonia, accanto al Cinex, nel quartiere di Arsouilles. Su iniziativa dell'organizzazione no-profit ExerGo, i rapper sono stati invitati a esibirsi lì. Penso che sia stato l'evento più importante per me.

Quali sono le difficoltà che incontri all’inizio della tua carriera?

Le difficoltà sono le barriere che poniamo a noi stessi. Nella musica bisogna muoversi, avere contatti e la forza di carattere per superare i propri limiti. Ma adesso le sfide per me non sono più le stesse, perché ho la possibilità di produrre la mia musica a casa e di lavorare con persone di Marsiglia.

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