Un commissario giudiziario deve affrontare gravi accuse presso la Corte d’appello di Azrou e Meknes

Un commissario giudiziario deve affrontare gravi accuse presso la Corte d’appello di Azrou e Meknes
Un commissario giudiziario deve affrontare gravi accuse presso la Corte d’appello di Azrou e Meknes
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Questo articolo è stato tradotto automaticamente da HIBAPRESS, la versione araba:

Heba Press – Fez

Il primo caso (Tribunale di primo grado di Azrou):

Dettagli della decisione: è stata emessa una decisione contro il Commissario Giudiziario (KA) con il numero 5890, numero di pratica 3931/2101/2023, il 12/12/2024. Sotto l’aspetto penale sarà condannato ad un mese di carcere e ad una multa di 2.000 dirham. Sul lato civile, il tribunale ha obbligato il commissario a pagare un risarcimento per un importo di 15.000 dirham a beneficio della parte civile (LH).

Il caso è nato da una denuncia presentata dal denunciante (LH), in cui sosteneva che il commissario giudiziario aveva sporto denuncia contro di lui, nonostante risiedesse all’estero (in Europa). Ciò indica la possibilità di negligenza, negligenza o malafede nella redazione del rapporto.
Il secondo caso (Corte d’appello di Meknes):

I fatti: Lo stesso commissario giudiziario è accusato di falsificazione di atto ufficiale, il che costituisce un’accusa grave. Il caso è ancora all’esame del gip della prima sezione
Denuncia n. 8/3114/2022
La prima fattispecie può essere legata ad abuso di potere o negligenza professionale, soprattutto se è dimostrato che la denuncia è stata redatta senza verificare lo status del denunciante (se risiede all’estero).

Il secondo caso è considerato più grave perché comporta un reato grave come la falsificazione, che può comportare sanzioni più severe se giudicati colpevoli.
Entrambi i casi sollevano interrogativi sulla misura in cui i commissari giudiziari seguono le regole della professione e sulla misura in cui le autorità di regolamentazione controllano le loro prestazioni.

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