Le compagnie aeree prevedono di trasportare la cifra record di 5,2 miliardi di passeggeri nel 2025 e di vedere la loro redditività migliorare grazie al calo dei prezzi del petrolio, ha annunciato martedì la loro principale organizzazione globale.
Si prevede che il fatturato globale dei vettori aerei crescerà del 4,4% su base annua e supererà per la prima volta i 1.000 miliardi di dollari l’anno prossimo, stima l’International Air Transport Association (IATA), che prevede anche che 5,2 miliardi di persone prenderanno il volo cieli del prossimo anno.
L’associazione, che conta circa 340 aziende associate che rappresentano l’80% del traffico aereo globale, ha avvertito che questa crescita resterà limitata da “problemi con le catene di approvvigionamento, infrastrutture carenti (…) e un aumento della pressione fiscale”. Ma il 2025 si preannuncia “un buon anno”, secondo l’organizzazione: sarà “la prima volta che il numero di passeggeri supererà i cinque miliardi”, dopo i 4,96 previsti nel 2024 che dovrebbero già consentire di cancellare il record di 4,54 miliardi fissati nel 2019, prima della crisi sanitaria globale.
Inoltre, si prevede che le compagnie aeree registreranno un utile netto cumulativo di 36,6 miliardi di dollari, in aumento del 16,1% rispetto ai profitti attesi nel 2024 e sinonimo di un margine netto del 3,6%. Il fatturato dei vettori dovrebbe raggiungere i 1.007 miliardi di dollari, con un incremento del 4,4% su un anno, mentre i costi aumenteranno solo del 4%, a 940 miliardi.
Ci sono così tante cifre che “meritano di stappare lo champagne”, ha lanciato il capo economista della IATA, Marie Owens Thomsen, accogliendo con favore la spettacolare svolta di un settore che era sprofondato in perdite abissali durante la pandemia, stimate dalla IATA in 183 miliardi di dollari cumulati tra il 2020 e il 2020. e il 2022. Dopo aver sofferto per gli alti prezzi del petrolio dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia a febbraio 2022, le compagnie aeree sperano di trarre vantaggio dalla crisi del prossimo anno per ridurre le bollette. Nel 2025, un barile di cherosene dovrebbe costare in media 87 dollari, dopo i 99 dollari del 2024.
Di conseguenza, il carburante rappresenterà solo il 26,4% dei costi operativi delle compagnie aeree, rispetto al 28,9% nel 2024, prevede la IATA. In valore assoluto, la spesa delle aziende per i carburanti ammonterà a “248 miliardi di dollari, un calo del 4,8% su un anno nonostante un aumento dei consumi previsto in aumento del 6%” a 405 miliardi di litri, secondo l’associazione.
Sami Nemli con Agenzia / Les Inspirations ECO