“L’offerta non è soddisfacente. Chiaramente, non si adatta ai membri. Respingendola all’89%, ci hanno dato il mandato di tornare a negoziare”, afferma Patricia Larouche, presidente dell’Unione dei dipendenti pubblici della città di Trois-Rivières (CUPE 3423).
Un negoziato che prima o poi riprenderà, visto che mercoledì l’Unione intende presentare una controproposta. Per la prossima settimana è previsto anche un blitz negoziale.
Ma se l’impasse persiste, si prenderà seriamente in considerazione uno sciopero.
“Sarà uno sciopero. In ogni caso, stiamo andando verso questo. I nostri membri sono con noi. Sono stufi e lo dicono ad alta voce”.
— Patricia Larouche, presidente del sindacato dei dipendenti pubblici della città di Trois-Rivières
Presumibilmente non si tratterà di uno stop lavorativo di qualche ora. “Sarà significativo. Non possiamo fare solo mezza giornata o una giornata di sciopero. Ciò non farebbe assolutamente nulla.
Il piano pensionistico è il principale punto critico. “Ciò che è veramente sbagliato è il sistema pensionistico. La gente ha fatto il grande passo”, dice la signora Larouche.
Critica anche l’atteggiamento del datore di lavoro. “Non ci ha dato la possibilità di negoziare. Assolutamente no. […] Quando ha presentato la sua offerta, ci ha detto: “Non vogliamo sentire cosa ne pensate, vogliamo che lo presentiate ai vostri membri, perché pensiamo che saranno felici”. Forse il datore di lavoro pensava che non fossimo in sintonia con i nostri membri, ma chiaramente lo siamo”.
In questa votazione segreta hanno votato circa 355 colletti bianchi. L’Unione non ha rivolto alcuna raccomandazione ai suoi membri.
I colletti bianchi sono senza contratto collettivo dal 1° gennaio 2023. Lo scorso ottobre hanno votato con il 94% di voti a favore di un mandato di tattica di pressione che potrebbe arrivare fino allo sciopero.
L’Unione dei dipendenti pubblici della città di Trois-Rivières conta circa 520 membri. Ne fanno parte gli addetti di supporto (segretari, impiegati, addetti alle emergenze, ecc.), i tecnici (del genio civile, dell’ingegneria industriale, ecc.) e i professionisti (urbanisti, ingegneri, ecc.).
Reazione della città
In una comunicazione scritta, la città di Trois-Rivières si è detta sorpresa dal risultato della votazione sulla sua offerta globale. “Da settembre è stato avviato un processo di mediazione per portare avanti le trattative e risolvere diverse controversie, in particolare quelle riguardanti gli stipendi. La città di Trois-Rivières ritiene che l’offerta presentata sia paragonabile, o addirittura superiore, alle condizioni ottenute altrove.”
Secondo lei l’accordo è a portata di mano. Dice che tornerà “al tavolo delle trattative in buona fede e assicura che continuerà a collaborare pienamente al processo”.
Dal 1° gennaio anche gli operai si ritroveranno senza contratto collettivo.