Martedì Ilza Mazanek, direttrice generale della compagnia Transcon, ha trascorso la sua prima notte dietro le sbarre. Arrestato dopo diverse settimane di indagini, il cittadino ceco deve affrontare gravi accuse, vale a dire “importazioni senza dichiarazione, reati di cambio e riciclaggio di denaro”.
Secondo Libération, la vicenda è iniziata con un controllo doganale che ha rivelato transazioni sospette per un importo di 70 miliardi di FCFA, che coinvolgevano direttamente Transcon, la società responsabile del Programma regionale di ricostruzione degli aeroporti. Alla richiesta di fornire documenti giustificativi, la società non è stata in grado di spiegare tali importi, suscitando il sospetto di una massiccia frode.
Nel corso delle indagini, Ilza Mazanek ha tentato di lasciare il territorio senegalese attraverso il posto di frontiera di Diama, al confine con la Mauritania. Ma la sua fuga è stata fermata dalla dogana, che aveva emesso una “opposizione” contro di lui. Il suo arresto ha contribuito ad accelerare i procedimenti legali.
Trattative infruttuose
Erano iniziate le discussioni tra Transcon e i servizi investigativi doganali per cercare di regolarizzare la situazione. Tuttavia, queste trattative sono fallite, costringendo la Procura finanziaria a trasmettere il fascicolo al Collegio dei giudici istruttore.
Ilza Mazanek è stata accusata di “importazione illegale di merci, violazione dei cambi e riciclaggio di denaro”. »
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