I Pokémon hanno goduto di un successo fenomenale per quasi 30 anni. E con il recente lancio del gioco per cellulare Pokémon Trading Card Game Pocket, l’entusiasmo continua. Il punto J ripercorre la storia di questo franchise giapponese che ha conquistato il mondo.
Nato in Giappone nel 1996, il franchise Pokémon è diventato un fenomeno culturale globale. Il suo creatore, Satoshi Tajiri, si è ispirato alla sua passione infantile per il collezionismo di insetti per immaginare un universo popolato da “mostri tascabili” da catturare.
“Pokémon arriva in un momento in cui i videogiochi stanno diventando il mezzo di punta che occuperà la stragrande maggioranza del nostro tempo libero”, spiega David Javet, cofondatore del Game Lab dell’UNIL e dell’EPFL e ricercatore giapponese.
Il successo iniziale si basava su un’ingegnosa strategia di marketing: furono rilasciate due versioni del gioco, costringendo i giocatori a scambiare tra loro per ottenere tutti i Pokémon. Il franchise si è poi diffuso rapidamente su diversi media: videogiochi, serie animate, carte collezionabili, film, ecc. Questa diversificazione ha contribuito al suo successo internazionale a partire dalla fine degli anni ’90.
Quando il franchise Pokémon arriva alle nostre latitudini, è già diventato un franchise transmediale
Oggi, i Pokémon rimangono il franchise più redditizio al mondo, davanti a Marvel o Star Wars. Come spiegare questa longevità?
Jessica Vial e il team di Point J
Swiss