In piena estate è scoppiata una polemica sulla tassazione delle mance. Dalla stampa tedesca abbiamo appreso che l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (OFAS) sta esaminando nuove disposizioni volte a assoggettare all’imposta le mance e al pagamento degli oneri sociali (AVS, AI, disoccupazione) come per il resto del salario dichiarato .
Secondo le stime federali in questo modo un miliardo di franchi sfuggirebbe all’imposta sul reddito. L’organizzazione mantello GastroSuisse ha immediatamente reagito contro questa proposta. Per lei la mancia è considerata “una questione tra cliente e dipendente, non fa parte dello stipendio”. È un “gesto di stima per riconoscere attenzioni particolari o servizi aggiuntivi”.
Ma cosa ne pensa la popolazione? Secondo il sondaggio “20 minuti” di Tamedia, realizzato a margine delle votazioni di domenica scorsa, il 69% degli intervistati è contrario a questo esproprio fiscale, il 25% è favorevole e il 6% non ha alcuna opinione. Su questo tema i sostenitori di tutti i partiti hanno lo stesso approccio.
Alla domanda se sia opportuno abolire la mancia e aumentare gli stipendi dei dipendenti, il 48% delle persone pensa che sia una buona idea e il 46% dice di no.
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