I miei genitori erano agricoltori. Entrambi soffrivano di cancro. Mia madre è morta troppo giovane.
La loro ripetuta esposizione ai pesticidi ha contribuito all’insorgenza del cancro?
Molti studi hanno dimostrato che diversi prodotti agrochimici comunemente utilizzati in Canada sono cancerogeni e meritano di essere meglio regolamentati, o addirittura vietati.
Stratagemmi
Per influenzare chi dovrebbe mettere in atto norme in grado di tutelare la salute umana e l’ambiente, l’industria agrochimica ha più di un asso nella manica: lobbying, porte girevoli, screditamento e profilazione dei ricercatori.
Questa settimana, Vigilance OGM ha pubblicato una mappa che ci permette di comprendere queste strategie della lobby agrochimica, rivelando al contempo le testimonianze di scienziati i cui risultati di ricerca sono stati occultati.
assassino di api
È il caso di Christy Morrissey, professoressa dell’Università del Saskatchewan. Il suo lavoro sull’elevata presenza di imidacloprid nell’acqua agricola delle praterie avrebbe potuto portare al divieto del suo utilizzo in Canada, come avviene in Europa.
L’imidacloprid è un pesticida mortale per le api e altri insetti impollinatori da cui dipende la nostra agricoltura. Gli studi hanno anche dimostrato che attacca il cervello dei ratti e danneggia la qualità del loro sperma.
Tuttavia, un’indagine del National Observer ha rivelato che la Pest Management Regulatory Agency (PMRA), dipendente dalla Health Canada, ha colluso con la società Bayer per screditare il lavoro sull’imidacloprid di questo illustre ricercatore.
È interessante ricordare che la Bayer è la multinazionale agrochimica che ha acquistato la Monsanto nel 2018. Numerosi studi hanno messo in dubbio la validità degli studi scientifici utilizzati dalla multinazionale per far approvare i suoi prodotti.
Archiviazione
Screditare i ricercatori e il loro lavoro è una strategia ampiamente utilizzata dall’industria.
Il 27 settembre, il giornale Il mondo e un collettivo mediatico ha rivelato l’esistenza di una piattaforma privata per la registrazione su larga scala di “personalità problematiche” per l’industria agrochimica.
Abbiamo appreso che da anni i produttori di pesticidi e biotecnologie hanno accesso a informazioni riguardanti la famiglia, lo stile di vita, il patrimonio, il reddito e le opinioni politiche di oltre 500 scienziati, giornalisti, esperti delle Nazioni Unite e attivisti critici dell’agricoltura intensiva.
L’obiettivo? Disporre di informazioni per poterli screditare o manipolare.
Porte girevoli
Tra le altre strategie di lobbying rilevate dalla mappatura dell’OGM Vigilance ci sono le “porte girevoli”. Questo è il rapporto tra i dipendenti del settore pubblico che lavorano sulle normative canadesi e i dipendenti delle aziende agrochimiche o del loro principale ente di lobbying: Croplife Canada.
La cartografia ci permette di renderci conto che tutte queste belle persone intrattengono rapporti incestuosi che influenzano le normative.
Sta diventando sempre più chiaro che mettere in atto tutele tra le lobby e i nostri organismi di regolamentazione è essenziale per proteggere i nostri agricoltori e gli impollinatori.