reazioni del mondo letterario

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Boualem Sansal, a Parigi, 4 settembre 2015. JOEL SAGET/AFP

L'oscurità attorno all'arresto di Boualem Sansal, al suo sbarco ad Algeri il 16 novembre, doveva cominciare a dissiparsi prima che il mondo delle lettere si mobilitasse in suo favore. Il 23 novembre, due giorni dopo che la preoccupazione per la sua sorte era stata resa pubblica, e un giorno dopo che l'agenzia governativa algerina APS aveva confermato l'arresto dello scrittore franco-algerino, diversi premi Nobel per la letteratura (i francesi Annie Ernaux e JMG Le Clézio, il turco Orhan Pamuk e il nigeriano Wole Soyinka) ne chiedono l'immediata liberazione firmando, sul sito del settimanale Il puntouna rubrica scritta da Kamel Daoud.

“Non possiamo restare in silenzio. Sono in gioco la libertà, il diritto alla cultura e alle nostre vite, gli scrittori presi di mira dal terrore”.afferma questo testo, siglato anche da autori aggrediti o minacciati, come l'americano-britannico Salman Rushdie, vittima di un attentato nell'agosto 2022, e l'italiano Roberto Saviano, costretto a vivere sotto protezione permanente della polizia. Coinvolti altri grandi nomi della letteratura mondiale, come il tedesco Peter Sloterdijk, l'ucraino Andreï Kourkov, l'egiziano Alaa El Aswany, oltre ad autori francesi tra cui Sylvain Tesson, Leïla Slimani, Philippe Claudel, Giuliano da Empoli, Jean-Baptiste Andréa , Jean-Marie Rouart o Bernard-Henri Lévy.

Se il Premio Nobel francese per la letteratura 2014 Patrick Modiano non ha firmato questo testo è senza dubbio perché si è associato ai trenta vincitori del Grand Prix de l'Académie française (premio assegnato a Boualem Sansal nel 2015 per 2084: la fine del mondoGallimard). In una rubrica pubblicata sul sito dell' Figarodomenica 24 novembre, lanciano un appello alle autorità algerine “affinché garantiscano la protezione fisica e il rispetto dei diritti fondamentali del nostro amico”.

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Voci individuali

Oltre a queste iniziative collettive, questo fine settimana verranno ascoltate le voci individuali. Così, Jean-Christophe Rufin, membro di detta accademia, fa sapere di aver suggerito ad altri « immortali» uno “voto d’emergenza” eleggere Boualem Sansal sotto la cupola – l’Accademia non ne ha parlato nel suo breve comunicato di sostegno di lunedì 25. Da parte sua, Tahar Ben Jelloun denuncia, in un testo in Punto, “odio per l’intelligenza” specifico per “dittatori”indicalo “contesto di una dieta [algérien] che indurisce»e invita il presidente francese a farlo “Fate di tutto per liberare lo scrittore e cittadino francese Boualem Sansal”.

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