Senatori e deputati hanno approvato, mercoledì 27 novembre, una riduzione delle esenzioni dai contributi dei datori di lavoro fino a 1,6 miliardi di euro per il 2025, durante la riunione della commissione mista (CMP) dell'Assemblea per raggiungere un compromesso sul bilancio della previdenza sociale, secondo il parlamentare fonti.
Questa riduzione, che equivale ad aumentare il costo del lavoro, è una delle misure più infiammabili di questo progetto di bilancio, combattuta vigorosamente dai deputati dell'Ensemble pour la République, il principale gruppo della coalizione di governo nell'Assemblea. La sua rappresentante, Stéphanie Rist, ha votato contro all'interno del CMP, ma non dovrebbe in definitiva opporsi al testo elaborato da quest'ultimo.
“Il momento ci obbliga e noi siamo un partito di persone responsabili. Voteremo quindi a favore della commissione mista paritetica, per non fornire ulteriori argomenti ed elementi per una possibile destabilizzazione che sarebbe molto peggiore per il nostro Paese e soprattutto per i francesi se votassimo contro questo CMP”aveva sottolineato MMe Risto a mezzogiorno.
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Tassa sulle bevande zuccherate
Da questa misura il governo si aspettava inizialmente quattro miliardi di euro, ridotti a tre miliardi di euro nella versione del testo adottata martedì al Senato. L'Assemblea non è riuscita a completare l'esame del testo nei tempi previsti.
Mercoledì sera i parlamentari hanno continuato ad esaminare gli articoli di questo progetto di bilancio, tra cui una misura, vigorosamente contestata dalla RN, che si tradurrà in un aumento delle pensioni al di sotto dell'inflazione per più della metà dei pensionati nel 2025.
Nel corso dei loro dibattiti hanno respinto una misura adottata al Senato volta a far lavorare gratuitamente i lavoratori per sette ore in più all'anno per finanziare il settore della disabilità e della vecchiaia. Hanno invece confermato l'aumento della tassa sulle bevande zuccherate, ma hanno respinto un aumento più rapido del previsto del prezzo di un pacchetto di sigarette.
Se l'accordo sarà confermato, il disegno di legge di finanziamento della Previdenza sociale per il 2025, nella sua versione di compromesso, dovrebbe portare lunedì a un 49,3 ad alto rischio per Michel Barnier e il suo governo davanti all'Assemblea nazionale.
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