Borsa di Zurigo: con l’avvicinarsi di mezzogiorno gli investitori restano titubanti

Borsa di Zurigo: con l’avvicinarsi di mezzogiorno gli investitori restano titubanti
Borsa di Zurigo: con l’avvicinarsi di mezzogiorno gli investitori restano titubanti
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Zurigo (awp) – Mercoledì, con l’avvicinarsi di mezzogiorno, il mercato azionario svizzero non è riuscito a prendere una direzione. Nonostante i nuovi record registrati il ​​giorno prima alla chiusura di Wall Street, gli investitori restano cauti, in un flusso ridotto di notizie economiche, mentre prende forma l’amministrazione del presidente eletto Donald Trump, che ha già annunciato nuove tasse doganali.

La pubblicazione di martedì del verbale dell’ultima riunione della Federal Reserve americana (Fed) ha mostrato l’ottimismo della banca centrale riguardo all’allentamento dell’inflazione e al mantenimento di un mercato del lavoro robusto, supportando così la possibilità di ulteriori riduzioni dei tassi di interesse, anche se a un ritmo misurato, osserva John Plassard, della Banca Mirabaud. A ciò si aggiunge il calo delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.

Dopo mesi di intenso conflitto, inclusi attacchi aerei e invasioni di terra, il governo israeliano ha approvato un cessate il fuoco in Libano, entrato in vigore mercoledì. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha sottolineato che Israele resta impegnato a impedire all’Iran di acquisire armi nucleari e ha messo in guardia Hezbollah dal violare l’accordo.

In Europa hanno pesato le nuove nomine annunciate il giorno prima da Donald Trump, che ha nominato rappresentante commerciale della Casa Bianca (USTR) Jamieson Greer, avvocato di diritto commerciale internazionale che si era già distinto per una politica offensiva contro la Cina . Quest’ultimo ha ricoperto per quattro anni il ruolo di rappresentante commerciale statunitense di Donald Trump e ha supervisionato l’imposizione di miliardi di dollari di tariffe sia agli alleati (compresa l’Europa) che agli avversari, come la Cina, continua Plassard.

Questo annuncio arriva in un momento in cui Donald Trump sta riaccendendo le preoccupazioni per le guerre commerciali a tutto campo minacciando Cina, Canada e Messico di aumentare i dazi doganali non appena salirà al potere il 20 gennaio.

Secondo le informazioni macroeconomiche odierne, la fiducia delle famiglie francesi è nuovamente peggiorata a novembre, l’indicatore che la riassume ha perso tre punti a 90, in particolare a causa dell’aumento dei timori sulla disoccupazione. In Svizzera l’attività edilizia ha subito un calo nei primi nove mesi dell’anno. Il calo è da attribuire al settore delle costruzioni, mentre l’ingegneria civile ha registrato una crescita.

Sempre in Svizzera, le prospettive a breve termine dell’economia sono “sempre più caute”, secondo gli analisti intervistati nell’ambito della pubblicazione dell’indicatore UBS-CFA. Stanno rivedendo al rialzo le previsioni d’inflazione per la Svizzera, l’Eurozona e soprattutto gli Stati Uniti.

Nel pomeriggio gli investitori continueranno a concentrarsi sull’inflazione statunitense di ottobre (PCE), sulla seconda stima della crescita statunitense per il 3° trimestre e sui PMI per la regione di Chicago.

Per quanto riguarda la Borsa svizzera, l’SMI, dopo aver aperto leggermente in rosso, è rimasto incerto per tutta la mattina, l’indice di punta ha mostrato poco prima delle 11:00 un leggerissimo calo dello 0,08% a 11.627,23 punti. Anche lo SLI è rimasto in zona negativa, scendendo dello 0,11% a 1.918,8 punti, mentre anche l’indicatore SPI più ampio è sceso appena dello 0,03% a 15.496,20 punti.

Dei trenta titoli che compongono lo Swiss Leader Index, undici hanno guadagnato terreno e sedici hanno perso terreno, mentre il gruppo Sandoz, il gruppo SIG e Swisscom sono rimasti fermi. Perdente Logitech (-1,8%) ha mantenuto la lanterna rossa, mentre il giorno prima i produttori di computer HP e Dell avevano presentato risultati piuttosto deludenti. In difficoltà anche il Gruppo IVA (-1,0%), Sika (-0,9%), Swatch Group e Richemont (entrambi -0,8%).

In testa alla classifica, Adecco (+1,8%) ha preso il posto di Lindt (+1,2%) sul gradino più alto del podio provvisorio, con Lonza (+1,0%) in terza posizione davanti a Sonova (+1). 0%) e Straumann (+0,7%). Sul lato destro della barra si sono posizionati anche i tre pesi massimi Roche (+0,4%), Nestlé (+0,3%) e Novartis +0,1%. Novartis ha ricevuto un’estensione dell’approvazione da parte della Commissione Europea per il suo trattamento per il cancro al seno Kisqali, aumentando significativamente la popolazione di pazienti a cui potrebbe essere prescritto questo trattamento.

Per quanto riguarda la denominazione sociale del subfornitore farmaceutico basilese, essa ha beneficiato dell’inizio della copertura da parte di Redburn, accompagnata da una raccomandazione d’acquisto, secondo gli intermediari ben informati.

Sul mercato più ampio, Idorsia ha registrato un rimbalzo dell’8,3%. Il laboratorio del Reno ha avviato trattative esclusive sui diritti globali sul suo trattamento per l’ipertensione resistente aprocitentan, approvato con i marchi Tryvio negli Stati Uniti e Jeraygo nel Vecchio Continente. Il bonus di esclusiva di 35 milioni di dollari concordato a questo scopo dovrebbe consentire all’azienda, alle prese con la propria liquidità, di coprire i propri obblighi finanziari fino al prossimo anno. Sono previsti anche ulteriori tagli al personale.

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