En risposta a una domanda di Nabila Mounib, deputata del Partito Socialista Unito (PSU) sulle strategie del Ministero della Cultura nel quadro del coordinamento interministeriale per risolvere “la crisi affrontata da 1,4 milioni di giovani in situazioni NEET che meritano una reale possibilità e un programma per salvarli”, Bensaid ha dichiarato che questo problema richiede lo sforzo congiunto di diversi ministeri.
“Una delle soluzioni che abbiamo proposto è l’utilizzo dei centri giovanili per offrire servizi di formazione, con particolare riguardo alla digitalizzazione.“, Lui ha spiegato. “Questi corsi di formazione esistono, diversi settori ministeriali li offrono. Oggi abbiamo bisogno di una formazione che risponda direttamente alle esigenze del mercato del lavoro di ogni territorio.”
In effetti, la formazione esiste, ma riguarda generalmente alcuni settori specifici che non soddisfano le esigenze dei giovani e degli imprenditori nelle diverse regioni del Marocco.
“Ciò che ci si aspetta dai giovani non è solo la formazione e l’accesso al mercato del lavoro. Alcuni vogliono intraprendere e avviare progetti propri o aspettano opportunità nella produzione culturale“, ha aggiunto Bensaid.
Interrogato, sempre da Mounib, sullo spostamento della Fiera Internazionale dell’Editoria e del Libro (SIEL) a Rabat, sottolineando che Casablanca ne ha altrettanto bisogno, Bensaid ha risposto che la fiera richiedeva “investimenti significativi” e che la scelta della città che lo ha ospitato è stata fatta in funzione dei finanziamenti che la regione poteva offrire.
