Negoziati di Bruxelles: il PS resiste al N-VA dopo la fuga di una nota

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Una nota trapelata alla stampa della formatrice di Bruxelles di lingua olandese Elke Van den Brandt prevede la fusione tra CPAS e comuni. Riluttante a governare con la N-VA, il PS ha reagito con forza assicurando che questo partito riportasse le divisioni comunitarie nella capitale.


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Giuliano Tommaso


Giornalista presso il centro Powers

Di Julien Thomas

Pubblicato il 26/11/2024 alle 19:02
Tempo di lettura: 5 minuti


NNoi siamo contrari alla fusione delle zone di polizia, la N-VA è la prima sostenitrice… E così via. Quindi avere la N-VA a bordo di un governo di Bruxelles non è certamente un’opzione su cui siamo pronti a lavorare”. Lo ha detto il capo del PS di Bruxelles Ahmed Laaouej in un’intervista rilasciata al quotidiano Rifiuti sabato 15 novembre. Il leader socialista ha poi espresso un veto (o quasi) sulla presenza dei nazionalisti fiamminghi all’interno della prossima maggioranza di Bruxelles. Da allora, l’istruttrice di lingua olandese Elke Van den Brandt (Groen) ha tenuto discussioni approfondite con Vooruit, Open VLD e N-VA. I ripetuti rifiuti della CD&V a negoziare e i molteplici veti sull’ex socialista fiammingo Fouad Ahidar pongono oggi i nazionalisti fiamminghi al centro del gioco, sebbene inizialmente non fossero privilegiati.



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