la partecipazione ha raggiunto il 59,4% alle 17, cosa senza precedenti dal 1986 – Libération

la partecipazione ha raggiunto il 59,4% alle 17, cosa senza precedenti dal 1986 – Libération
la partecipazione ha raggiunto il 59,4% alle 17, cosa senza precedenti dal 1986 – Libération
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Si prevede un forte aumento di fronte alla minaccia dell’estrema destra di salire al potere. La partecipazione al primo turno delle elezioni legislative ha raggiunto alle 17 di questa domenica, 30 giugno, il 59,39%, ovvero 20 punti in più rispetto al primo turno del 2022, alla stessa data, secondo i dati del Ministero degli Interni. Si tratta del tasso più alto dal primo turno delle elezioni legislative del 1978, ad eccezione delle elezioni del 1986 che si svolsero su base proporzionale a turno unico.

Già a mezzogiorno la partecipazione era prevista elevata, dato che a mezzogiorno si attestava al 25,9%. Allo stesso tempo, nel 2022, durante le precedenti elezioni di questo tipo, si era recato alle urne il 18,43% degli iscritti alle liste elettorali. Si tratta di un forte aumento di 7,5 punti. Ha superato anche la partecipazione a mezzogiorno nelle ultime elezioni legislative anticipate di grande mobilitazione, quelle del 1997. La partecipazione a mezzogiorno era allora del 22,74%. In realtà dobbiamo tornare indietro di 40 anni, alle elezioni legislative del 1981, per trovare una partecipazione più elevata a mezzogiorno: allora era pari al 27,6%.

Cento triangolari previsti

Conseguenza prevedibile: questa partecipazione molto elevata dovrebbe portare a un certo numero di elezioni di deputati al primo turno. Ma anche un gran numero di triangolari: gli specialisti delle mappe elettorali dei diversi partiti sono d’accordo nell’anticipare un centinaio di collegi elettorali con ballottaggi che coinvolgono tre candidati.

Ricordiamo che la partecipazione gioca un ruolo importante nelle elezioni legislative, poiché influenza quali candidati possono sopravvivere o meno al secondo turno. In questo tipo di scrutinio, qualsiasi candidato che abbia ricevuto i voti di almeno il 12,5% degli iscritti (e non i voti) è qualificato per il secondo turno. E ogni candidato che ottiene la maggioranza dei voti espressi e almeno il 25% degli iscritti viene eletto al primo turno.

Prima di questo primo turno, i sondaggi prevedevano un aumento della partecipazione rispetto alle ultime elezioni legislative: tra il 60 e il 64%, contro il 47,8% del 2022. Una inflessione notevole, mentre il disinteresse per il primo turno di queste elezioni è stato costante dal 1993, dopo un picco nel 1978 (82,8%).

Un altro indicatore è che il numero delle deleghe è aumentato rispetto alle ultime elezioni legislative. Secondo il Ministero degli Interni, al 23 giugno, sette giorni prima del primo turno, erano stati stabiliti quasi 1,38 milioni. Si tratta di sei volte di più rispetto alla stessa scadenza del 2022, che portò nell’emiciclo 250 deputati macronisti – in maggioranza relativa.

Ancor più significativo è che, anche se il secondo turno si svolgerà nel primo fine settimana delle vacanze scolastiche, quasi un francese su dieci (9%) ha cambiato la data della partenza per andare a votare, secondo un sondaggio Ifop. Il fenomeno è ancora più marcato tra i giovani – la fascia d’età solitamente più astensionista – visto che il 19% dei 18-24enni ha rinviato le vacanze, così come tra i simpatizzanti di sinistra (16%), in sintonia con il sindacato realizzato sotto la bandiera del Nuovo Fronte Popolare.

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