Nel 2014 le radio svizzere hanno concordato di sospendere la diffusione dei loro programmi OUC al più tardi entro il 2024. La SSR disattiverà quindi le sue antenne OUC il 31 dicembre. La tecnologia è considerata obsoleta perché utilizzata da meno del 10% degli ascoltatori.
Circa dieci anni fa l’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), le radio private e la SSR hanno iniziato a pianificare il passaggio dall’OUC al DAB+, spiega giovedì la SSR in un comunicato stampa. Le previsioni però sono state confermate: la quota di persone che ascoltano i suoi canali esclusivamente via FM è attualmente ferma sotto il 10%.
In genere è verso la diffusione DAB+ o IP (Internet) che il pubblico si rivolge per ascoltare la radio. Queste tecnologie offrono una migliore qualità del suono e una più ampia scelta di programmi. Sono anche più efficienti in termini energetici e di costi. Infine, consentono la trasmissione di informazioni sotto forma di testo e immagini.
>>Leggi anche: Albert Rösti propone di prolungare le onde OUC fino alla fine del 2026
Costi ritenuti sproporzionati
Inoltre, dal 2020 la filiale non è più obbligata a trasmettere programmi radiofonici tramite questa tecnologia e il mantenimento di tre tecnologie di trasmissione parallele è costoso. La manutenzione e il rinnovamento degli impianti FM sono costosi e quindi ormai sproporzionati, sostiene la SSR.
Di fronte ai risparmi imposti alla SSR, a causa del calo degli introiti pubblicitari, dell’aumento dei prezzi e delle pressioni politiche, nuovi investimenti non sono più giustificabili.
Tenete presente che entro la fine dell’anno l’Ufficio federale delle strade disattiverà anche gli impianti OUC nelle gallerie autostradali a favore della ricezione digitale. Da diversi anni i nuovi veicoli immessi in circolazione sono dotati di serie della tecnologia digitale.
ats/jop
