Il padiglione del Marocco, presente alla COP29 che si tiene a Baku, in Azerbaigian, mette in evidenza i progressi del Marocco nella lotta al cambiamento climatico. Questo spazio evidenzia le iniziative e le politiche portate avanti dal Regno in termini di transizione energetica, innovazione sostenibile e gestione delle risorse, illustrando al contempo il suo ruolo attivo nelle discussioni internazionali sul clima.
Una piattaforma di scambio e cooperazione
Il Padiglione del Marocco si posiziona come un luogo favorevole allo scambio tra esperti, decisori e attori di vari settori. Attraverso incontri, panel ed eventi collaterali, affronta vari temi come la transizione energetica, l’adattamento climatico, la decarbonizzazione e il finanziamento del clima.
Secondo Kholoud Kahime, presidente del Centro internazionale per la ricerca e lo sviluppo delle capacità dell’Università Cadi Ayyad, il padiglione del Marocco evidenzia un’ambiziosa tabella di marcia elaborata dal re Mohammed VI. Sottolinea che le iniziative presentate dimostrano il ruolo del Marocco come paese pioniere in diversi settori legati al clima. Da parte sua, Karim Anegay, coordinatore della Piattaforma internazionale per le metriche di adattamento, ha sottolineato la ricchezza del programma, che consente ai partecipanti di condividere le proprie esperienze e partecipare a discussioni costruttive.
Transizione energetica e iniziative ambientali
Il Marocco ha sviluppato un’ambiziosa politica di transizione energetica, con l’obiettivo di ridurre la propria impronta di carbonio e promuovere un’economia più verde. Durante un evento collaterale organizzato presso il Padiglione del Marocco, è stato posto l’accento sul ruolo della desalinizzazione dell’acqua di mare come risposta alle sfide idriche del Paese.
Mbarka Bouaida, presidente del Consiglio della regione di Guelmim-Oued Noun, ha sottolineato l’importanza degli enti locali nell’applicazione della road map nazionale per la gestione dell’acqua. Ha sottolineato che la desalinizzazione costituisce una soluzione strategica per rafforzare la resilienza idrica e sostenere lo sviluppo sostenibile.
Il Marocco ha attualmente 15 stazioni di desalinizzazione operative, con altre 17 in costruzione o in fase di studio. Queste infrastrutture dovrebbero consentire di coprire il 50% del fabbisogno di acqua potabile entro il 2030. Jaouad El Kharraz, esperto del think tank italiano ECCO, ha osservato che questi progetti offrono opportunità economiche, soprattutto in termini di creazione di posti di lavoro e resilienza ai cambiamenti climatici .
Agricoltura e adattamento climatico
Il Padiglione del Marocco ha inoltre presentato uno strumento di monitoraggio dell’adattamento agricolo, sviluppato dall’Iniziativa AAA (Adaptation of African Agriculture). Questo strumento, descritto come una grande innovazione, consente di misurare i progressi nell’adattamento climatico nel settore agricolo.
Riad Balaghi, direttore del progetto dell’iniziativa AAA, ha spiegato che questo strumento online gratuito aiuta a tenere traccia degli sforzi di adattamento e a informare le strategie nazionali, compresi i contributi determinati a livello nazionale (NDC) e i piani di adattamento nazionale.
Lo strumento è stato progettato per soddisfare le esigenze dei governi, delle comunità locali e degli agricoltori, evidenziando le migliori pratiche e facilitando il processo decisionale.
Nel Padiglione del Marocco è stato presentato anche il Programma nazionale di approvvigionamento di acqua potabile e irrigazione (PNAEPI) 2020-2027. Questo programma mira ad anticipare il fabbisogno idrico attraverso investimenti nella desalinizzazione, nella gestione delle acque reflue e nel miglioramento della fornitura di acqua potabile, in particolare nelle zone rurali.
Mohamed Rifki, del Ministero degli Interni, ha sottolineato che questo programma prevede la mobilitazione annuale di oltre 1,7 miliardi di metri cubi d’acqua attraverso la desalinizzazione. Ha inoltre insistito sull’importanza di promuovere un’agricoltura alternativa che consumi meno acqua, per far fronte alle sfide poste dalla crescente domanda di risorse idriche.
Notevole la partecipazione marocchina
La partecipazione del Marocco alla COP29 evidenzia il suo impegno per una transizione ecologica e il suo ruolo attivo nelle discussioni internazionali sul clima. Le iniziative presentate nell’ambito del Padiglione del Marocco mostrano gli sforzi compiuti per costruire un’economia sostenibile e resiliente, contribuendo al contempo a soluzioni globali alle sfide climatiche. La COP29, che proseguirà fino al 22 novembre, rimane uno spazio chiave per la condivisione di competenze e la mobilitazione internazionale a favore del finanziamento del clima.
LNT
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