Quest’anno le piogge sono arrivate molto prima rispetto alle precedenti stagioni agricole. Ma la situazione varia a seconda della regione. I bacini idrici delle dighe stanno leggermente migliorando, anche se sono ancora al di sotto del 30%.
Attualmente nel Regno si osserva un inizio di stagione leggermente più piovoso rispetto allo scorso anno. In alcune regioni, le recenti piogge hanno ravvivato la speranza per il settore agricolo, duramente colpito da sei anni consecutivi di siccità. Queste riguardano soprattutto le regioni settentrionali e centrali, dove si è osservato un arrivo abbastanza anticipato delle precipitazioni, dopo le piogge eccezionalmente abbondanti registrate nel Sud-Est durante la stagione estiva.
Piogge torrenziali che hanno causato anche perdite di vite umane e ingenti danni materiali. Nelle ultime settimane, a seconda delle regioni, il tempo ha alternato rovesci, forti raffiche di vento e ritorni del sole. Indipendentemente da ciò, le colture autunnali hanno ricevuto un’irrigazione migliore rispetto ad alcuni anni delle stagioni precedenti.
Nel Nord, ad esempio, la copertura vegetale è molto visibile in zone come Tangeri e in diverse località circostanti. Ma per il momento, nessun commento ancora da parte della Confederazione marocchina per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (COMADER) sull’aggiornamento sul morale degli agricoltori. Anche il ministero osserva la situazione, sapendo che tutto dipenderà dall’evoluzione della situazione delle precipitazioni.
Dams: il bicchiere mezzo pieno
Detto questo, l’altro indicatore del rating da assegnare a questa situazione piovosa è legato ai bacini delle dighe. E su questo punto notiamo anche una disparità regionale molto forte. Ma quello che va ricordato fino ad oggi è che il tasso di riempimento delle dighe è ancora molto basso, dato che il 19 novembre era pari al 29,30%.
Per fare un confronto, era al 24% nello stesso periodo del 2023. Resta da pregare e sperare che la stagione in corso possa continuare a migliorare rispetto agli anni precedenti, in modo che possa avvenire un certo recupero.
A questo proposito, le piogge dei giorni scorsi a Souss potrebbero dare speranza al mondo agricolo, soprattutto perché questa regione è duramente colpita dalla siccità, al punto che anche la falda freatica ne risente pesantemente.
Tornando alle dighe, va notato che a livello nazionale, e in valori relativi, è il bacino di Guir Ziz Rheris a presentare il tasso di riempimento più elevato con oltre il 57%, davanti a quelli di Loukkos (47%) e Tensizione (45%). I tassi più bassi si registrano nei bacini di Souss-Massa (17%) e Oum-Rbia (5%). Rispondendo ad un’interrogazione orale alla Camera dei Rappresentanti sull’attuale campagna agricola, alla fine dell’ottobre scorso, Ahmed El Bouari, il nuovo ministro dell’Agricoltura, ha indicato che i bacini artificiali delle dighe ad uso agricolo avevano raggiunto i 3,77 miliardi m³.
Il funzionario governativo ha precisato che il 70% di questi bacini sono concentrati nei bacini di Sebou e Loukkos. Il ministro ha spiegato che la superficie totale prevista per l’irrigazione nelle grandi aree raggiunge i 400.000 ettari, a cui si aggiungono circa 300.000 ettari di piccola e media idraulica.
Misure
Per l’attuale stagione agricola si stanno adottando diverse misure per limitare il più possibile l’impatto del deficit di precipitazioni. Ma, nel complesso, riguardano soprattutto l’approvvigionamento di fattori di produzione (sementi e fertilizzanti), lo sviluppo dei settori agricoli, la gestione delle acque irrigue, l’assicurazione agricola o anche il finanziamento e il sostegno degli agricoltori.
Per quanto riguarda le sementi, l’ambizione è di raggiungere i 5 milioni di ettari per la campagna 2024/2025. Il nuovo ministro ha annunciato la mobilitazione di circa 1,26 milioni di quintali di sementi autunnali certificate (di cui 1,16 Mq di SONACOS) a prezzi di vendita incentivati inferiori del 3-5% all’anno rispetto alla stagione agricola precedente.
Abdellah Benahmed / Ispirazioni ECO