Vincere le lobby industriali per salvare dal divieto i miliardi di vasetti di yogurt e contenitori di polistirolo per carne

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In un supermercato, a Parigi, il 10 ottobre 2023. RICCARDO MILANI / HANS LUCAS VIA AFP

Si tratta di una nuova rinuncia sul fronte della transizione ecologica. I produttori di alimenti e plastica potranno continuare a vendere miliardi di vasetti di yogurt, composte e vassoi di carne in polistirolo nonostante il divieto che sarebbe dovuto entrare in vigore nel 2025 in assenza di un settore francese del riciclaggio. Interrogato da Franceinfo e Il mondoil Ministero della Transizione Ecologica non ne fa più mistero: “Le ambizioni della legge erano troppo ambiziose. Siamo in un vicolo cieco. » A meno di sei mesi dalla scadenza, i produttori non sono pronti e il settore francese del riciclaggio del polistirolo rimane un sogno irrealizzabile. Questa rinuncia seppellisce definitivamente uno dei principali obiettivi della legge antispreco e per un’economia circolare del 2020: passare agli imballaggi in plastica riciclata al 100% entro il 2025.

Da diversi anni, il Syndifrais, il sindacato che rappresenta i professionisti dei latticini freschi (Yoplait, Lactalis, Senoble, Rians, ecc.), esercita un’intensa attività di lobbying per salvare i 15 miliardi di yogurt venduti ogni anno e convincere il governo che un sistema francese di polistirolo il settore del riciclo idoneo al contatto alimentare sarà operativo nel 2025. L’offensiva parte nel 2020: Syndifrais lancia il consorzio PS25 con altre aziende che utilizzano imballaggi in polistirolo (Andros, Bigard, ecc.) e Citeo, l’eco-organizzazione finanziata dalla grande distribuzione organizzata per gestire al meglio i propri rifiuti.

Nel giugno 2021 il consorzio ha sottoscritto una “carta degli impegni” con obiettivo del ministero della transizione ecologica “l’emergere di un efficiente settore del riciclaggio francese” prima del 2025 con la promessa di“fabbriche operative dal 2023”. Tra i firmatari troviamo anche la lobby della plastica (Plastics Europe, Polyvia, Elipso) e Michelin come capofila di un progetto di fabbrica il cui avvio è previsto entro la fine del 2023.

“Mancanza di rigore scientifico”

Prima vittoria, durante il voto sulla legge sul clima e la resilienza nel luglio 2021, i produttori sono riusciti a convincere senatori e deputati, invece di optare per un fermo divieto di 1ehm gennaio 2025, per condizionare tale rimozione all’assenza di uno specifico settore del riciclo. Nel dicembre 2021, i firmatari della Carta hanno presentato un rapporto sullo stato di avanzamento al Ministero della Transizione ecologica. Non è mai stato reso pubblico, ma Franceinfo e Il mondo sono riusciti ad ottenerne una copia. In meno di cinquanta pagine, il documento conclude che la creazione di un settore del riciclo del polistirolo in Francia entro il 2025 non è solo “tecnicamente possibile”ma rappresenta “una risposta rilevante al limite [son] impatto ambientale e [atteindre] in particolare l’obiettivo di riduzione della plastica».

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