Il concetto? Il veicolo, condotto talvolta da agenti di polizia in borghese, talvolta da dipendenti di aziende private autorizzate dallo Stato, circola su autostrade e strade statali, ovviamente rispettando la velocità.
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Le telecamere installate sul lunotto posteriore (il vetro è spesso colorato per nascondere il dispositivo) così come nella parte anteriore del veicolo, comunicano le informazioni ad un computer di bordo che calcola la differenza di velocità tra il radar dell’auto e quello del veicolo .l’automobilista che la sorpassa. Se l’auto radar viaggia a 122 km/h in autostrada (130 max) e l’auto che la sorpassa lo fa con uno scarto di 30 km/h, significa che viaggiava a 152 km/h. Un radar a infrarossi scatterà una foto e una lettera con il timbro della polizia nazionale finirà nella cassetta della posta del delinquente.
Il margine tecnico è tuttavia più elevato rispetto agli altri radar: 10 km/h per l’auto radar sotto i 100 km/h e 10% oltre, rispetto a 5 km/h o 5% per gli altri radar (6 km/h o 6% in Belgio). “In questo modo, i veicoli che viaggiano a una velocità di 146 km/h in autostrada, 124 km/h in autostrada o 61 km/h nei centri abitati verranno sottoposti a flash”, spiega il Ministero degli Interni francese.
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In totale, in Francia sono già in funzione più di 400 auto radar, e l’anno prossimo ne verranno messe in servizio 126 nuove: si tratta di Dacia Sandero, Peugeot 208, Renault Mégane, Skoda Octavia e persino di VW Passat. D’ora in poi, una Citroën C5 Air-Cross si aggiungerà a questo arsenale repressivo.
In Belgio le auto radar non sono ancora in circolazione, soprattutto a causa del prezzo più elevato rispetto a un classico radar mobile. La situazione potrebbe cambiare: contattato, il ministro vallone della sicurezza stradale riserva la sua risposta per la prossima assemblea generale della sicurezza stradale, che dovrà tenersi nel 2025.