Gli emendamenti al disegno di legge finanziaria (PLF) per l’anno 2025, proposti dai deputati nel corso di una riunione tenutasi martedì dalla Commissione Finanze e Sviluppo Economico della Camera dei Rappresentanti, si concentrano principalmente su una serie di misure doganali e fiscali.
Questi emendamenti, discussi alla presenza del Ministro delegato al Bilancio, Fouzi Lekjaa, hanno proposto misure volte a reprimere le infrazioni doganali, definire i dazi doganali, nonché aumentare i dazi all’importazione su alcuni prodotti e le tasse sul consumo interno (TIC). applicabile ai liquidi di ricarica della sigaretta elettronica.
Per quanto riguarda le misure doganali, i gruppi di maggioranza hanno proposto di suddividere la sanzione legata al possesso ingiustificato di valori di bollo doganale, o alla loro fornitura o utilizzo, in due sanzioni distinte, data la natura di questi reati e il fatto che il possesso o la fornitura di valori di bollo doganale può non essere collegato a una merce o a un mezzo di trasporto.
I gruppi parlamentari hanno quindi chiesto di sanzionare il reato di detenzione o apposizione ingiustificata di bolli doganali, in assenza di merci o mezzi di trasporto, con una multa pari al doppio del valore delle merci o dei mezzi di trasporto interessati da frode per reati in danno di uso dei timbri doganali.
Inoltre, hanno proposto una multa compresa tra 200.000 e 800.000 dirham per reati legati al possesso o alla fornitura abusiva di questi francobolli.
I gruppi di maggioranza hanno spiegato che questo emendamento, accolto dal governo e adottato all’unanimità dalla commissione, mira a ridurre la sanzione per l’uso dei contrassegni doganali ad una multa pari al valore delle merci o dei mezzi di trasporto colpiti da frode, invece di il doppio di tale valore, in coerenza con l’orientamento volto a ridurre le sanzioni per gli illeciti doganali.
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Per quanto riguarda la modifica o l’annullamento delle dichiarazioni circostanziate, il gruppo Socialista – Opposizione Ittihadi ha proposto un emendamento che stabilisce che in caso di errore amministrativo che porti all’annullamento delle dichiarazioni circostanziate, venga restituito l’importo dei dazi indebitamente riscossi, aggiungendovi un indennizzo importo dichiarato.
Questo emendamento è stato respinto dal governo che ha spiegato che è illogico risarcire un operatore economico per l’errore commesso, precisando però che il rimborso dei dazi indebitamente riscossi avviene entro una settimana.
In tema di dazi doganali, il gruppo Giustizia e Sviluppo ha proposto un emendamento volto a eliminare le disposizioni della legge finanziaria 2024 relative alla riduzione della quota dei dazi all’importazione dal 40% al 30%, prevista dall’articolo 4 della legge finanziaria 25.00.
Ciò significa anche non applicare la quota del 30% ai prodotti elencati nell’articolo 24 della tariffa dei dazi all’importazione, nonché ai prodotti che prima dell’entrata in vigore della legge finanziaria di modifica del 2020 erano soggetti al dazio all’importazione del 40%.
Il gruppo parlamentare ha sottolineato che questa misura ha contribuito all’aumento, durante i primi otto mesi del 2024, delle importazioni dei prodotti interessati da questa riduzione a circa 11,98 miliardi di dirham (miliardi di dirham) rispetto a 10,18 miliardi di dirham nello stesso periodo del l’anno scorso, con un aumento del 17,6%, rilevando che ciò ha comportato una perdita di 1,17 miliardi di dirham in entrate derivanti da dazi all’importazione.
Per quanto riguarda i dazi all’importazione su alcuni prodotti, in particolare fili, cavi e altri conduttori elettrici isolati, il gruppo Giustizia e Sviluppo ha proposto un aumento dal 2,5% al 17,5%, per sostenere l’industria elettrica dei cavi in fibra ottica, dopo gli effetti positivi l’aumento dei dazi doganali nel 2024, che ha consentito un miglioramento della produzione del 50% a 45.000 km, utilizzati nelle reti di telecomunicazioni e Internet e per le necessità industriale.
Secondo il gruppo, questo emendamento, accettato dal governo e adottato all’unanimità dalla commissione, permetterà di sostenere e proteggere il prodotto nazionale che porta l’etichetta “Made in Morocco”, rafforzando l’insediamento di unità produttive in Marocco e ridurre il crescente deficit commerciale, in particolare nel contesto del calo delle importazioni marocchine da 315 milioni di dirham (MDH) nel 2023 a 286 MDH nel 2024, oltre a proteggere e aumentare l’occupazione in questo settore.
Su un altro argomento, legato alle TIC, i gruppi di opposizione hanno proposto, nei loro emendamenti, un aumento delle tasse sui liquidi di ricarica per apparecchi elettronici chiamati sigarette elettroniche e dispositivi simili, nonché per accessori per tabacco per shisha o narghilè, avvertendo di i pericoli del consumo di questi prodotti per la salute dei bambini e degli adolescenti e la proliferazione della loro pubblicità sui social network.
L’opposizione nei suoi emendamenti ha ritenuto necessario aumentare la tassazione su questi prodotti per limitare la diffusione delle sigarette elettroniche e ridurne il consumo per proteggere gli utilizzatori dai rischi per la salute, dovuti al fatto che contengono sostanze chimiche tossiche, rilevando che lo Stato potrebbe mobilitare risorse aggiuntive aumentando le TIC applicate a questi prodotti, riducendone così il consumo.
Da parte sua, Lekjaa ha affermato che la salute pubblica è una priorità per il governo, considerando che “la tassazione non è l’unico mezzo (…) anche il traffico illecito di questi prodotti sarebbe un problema da affrontare”. E aggiungere che esiste una logica “globale” di tassazione che governa questi prodotti.
Con MAPPA