A pochi giorni dalle elezioni, la campagna per le elezioni legislative del 17 novembre continua ad essere in pieno svolgimento.
In tournée nelle località di Bambilor e Sangalkam, il capo della lista della coalizione Pastef, Ousmane Sonko ha attaccato i dignitari del vecchio regime che accusa di non avere né un programma né un’ambizione e tanto meno una visione politica per il Senegal. Sostiene che coloro che hanno avuto la fortuna di arrivare al potere hanno solo rubato fondi pubblici.
Il leader dei patrioti sostiene che il programma Senegal Vision 2050, presentato al popolo qualche settimana fa, prevede progetti di sviluppo del Parco Urbano che polarizza le località di Sangalkam, Keur Ndiaye Lo, Lac Rose, Bambilor e che tutte queste abitazioni sopra menzionate saranno sviluppati per porre fine all’esodo rurale e mantenere le popolazioni nella loro zona.
Affrontando la questione dei terreni, che costituisce una grande preoccupazione per gli abitanti delle zone visitate e situate alla periferia di Dakar, Ousmane ha rassicurato che la vendita di terreni effettuata dalle autorità del regime di Macky Sall è terminata con l’arrivo del presidente Diomaye a energia.
Allo stesso tempo, ha rivelato di aver telefonato in passato per intervenire e dare istruzioni per bloccare una procedura in una controversia fondiaria che riguardava il promotore affinché lui stesso potesse prendere atto del fascicolo in questione e prendere le misure necessarie.
L’attuale Primo Ministro non ha mancato di ricordare la lotta che conduce da moltissimo tempo e che gli è valsa una condanna ingiustificata prima di essere assolto. Rivela inoltre, perché nessuno lo sappia, che il nuovo governo ha recuperato più di 25 edifici trasferiti o venduti illegalmente dal vecchio regime e che alcune parti dell’aeroporto e i presunti progetti per la creazione di centri urbani non sono stati utilizzati solo condividere la terra.
Ha inoltre invitato le popolazioni a rispettare le leggi e le norme in materia fondiaria, a fare chiarezza prima di acquistare o vendere le proprie proprietà ma anche a rivalutare e soprattutto lavorare le terre spesso vendute in fretta e furia solo per fare soldi.
Sonko non ha mancato di invitare la folla accorsa ad ascoltarlo a unirsi dietro il presidente Diomaye e il governo per condurre insieme il Senegal verso lo sviluppo auspicato da tutti.
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