La Jihad islamica, un gruppo alleato di Hamas, ha pubblicato mercoledì un nuovo video di uno degli israeliani preso in ostaggio il 7 ottobre 2023 durante l’attacco del gruppo islamico palestinese contro Israele da Gaza.
Il video mostra un giovane barbuto che si identifica come Sasha Trupanov. Parlando in ebraico, ha fatto riferimento all’offensiva militare israeliana in Libano lanciata nella seconda metà di settembre e ai raid aerei israeliani contro l’Iran a fine ottobre, e ha invitato gli israeliani a intensificare le manifestazioni volte a fare pressione sul governo per il rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza.
Si tratta del terzo video diffuso dalla Jihad islamica di Sacha Trupanov, russo-israeliano di 29 anni, rapito insieme al compagno Sapir Cohen, dal Kibbutz Nir Oz, dove la coppia era in visita alla famiglia del giovane.
La sua messa in onda avviene pochi giorni dopo che il Qatar ha annunciato la fine della mediazione tra le autorità israeliane e Hamas, con l’obiettivo di ottenere un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi.
Sapir Cohen, insieme alla madre e alla nonna di Sasha Trupanov, sono stati rilasciati durante l’unica tregua della guerra innescata dall’attacco di Hamas. Padre Vitali Trupanov, il padre dell’ostaggio, è stato ucciso il 7 ottobre.
Questo “video orribile (…) sottolinea l’urgenza del ritorno degli (…) ostaggi”, che “non hanno più tempo da perdere”, dopo le sofferenze sopportate e mentre “affrontano un rischio crescente di perdere loro vita dopo più di un anno di detenzione”, ha dichiarato in un comunicato stampa il Forum delle Famiglie, la principale associazione dei parenti degli ostaggi.
“Sono sollevato nel vedere mio figlio vivo, ma sono molto preoccupato nel sentire quello che sta dicendo. Esorto a fare tutto il possibile per ottenere il rilascio immediato di lui e di tutti gli altri ostaggi”, ha detto sua madre, Yelena Trupanov, citata nel comunicato stampa.
Durante l’attacco senza precedenti dei commando di Hamas del 7 ottobre 2023, 251 persone sono state rapite sul suolo israeliano. A Gaza rimangono 97 ostaggi, 34 dei quali sono stati dichiarati morti dall’esercito.