Il Capo del Governo ha sottolineato che la vera pace nella regione del Medio Oriente deve garantire ai palestinesi i loro diritti legittimi, nel quadro della soluzione dei due Stati.
Diplomazia: Notevole la partecipazione del Marocco al vertice arabo-islamico di Riad, in Arabia Saudita. Un’occasione per ricordare la centralità della questione palestinese nella politica estera del Marocco, secondo la visione reale. I dettagli.
Sua Maestà il Re Mohammed VI colloca la causa palestinese tra le costanti della politica estera del Regno, ha affermato il capo del governo, Aziz Akhannouch, durante il vertice straordinario arabo-islamico lunedì a Riad. Il signor Akhannouch, che rappresenta Sua Maestà il Re in questo Vertice, ha ricordato che il Sovrano ha dedicato ampio spazio alla questione palestinese nel suo discorso in occasione del 25° anniversario della Giornata del Trono, ribadendo il suo impegno a “continuare a sostenere iniziative costruttive volte a trovare soluzioni pratiche per la conclusione di un cessate il fuoco concreto e duraturo e la ripresa della situazione umanitaria. Il Sovrano aveva affermato che “il peggioramento della situazione nella regione richiede l’abbandono della logica della gestione della crisi in favore della ricerca di una soluzione definitiva a questo conflitto”, rilevando che “se raggiungere la cessazione delle ostilità a Gaza è un priorità urgente, ciò deve avvenire parallelamente all’apertura di un orizzonte politico capace di instaurare una pace giusta e duratura nella regione. Il Capo del Governo ha anche ricordato che Sua Maestà il Re ha osservato che “il ricorso ai negoziati per rilanciare il processo di pace tra i partiti palestinese e israeliano richiede di sbarrare la strada agli estremisti di tutte le parti”. Il Sovrano ha inoltre sottolineato che “la sicurezza e la stabilità saranno totalmente insature nella regione solo se questa dinamica sarà parte della soluzione dei due Stati, in base alla quale Gaza è parte integrante dei territori dello “Stato palestinese indipendente, con Al-Quds Orientale come capitale”. Sulla base del Suo dovere politico e umanitario come Presidente del Comitato Al-Quds, il Sovrano “ha dato istruzioni informate all’Agenzia Bayt Mal Al-Quds Acharif, braccio esecutivo del Comitato Al-Quds, di fornire aiuti umanitari e forniture mediche urgenti ai nostri fratelli palestinesi nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania e ad Al Quds Acharif. Questi aiuti sono stati inviati attraverso una via terrestre senza precedenti”, ha ricordato. Akhannouch, a questo proposito, ha sottolineato che la vera pace nella regione del Medio Oriente deve garantire ai palestinesi i loro diritti legittimi, nel quadro della soluzione dei due Stati, aggiungendo che il Marocco condanna la decisione di porre fine alle attività dell’UNRWA, che egli considera una minaccia diretta all’esistenza del popolo palestinese. Secondo lui l’allargamento della spirale di violenza militare in Libano da parte di Israele è “una prova evidente del fatto che l’intera regione si avvia verso una fase delicata dalle conseguenze imprevedibili”. “Ciò ci spinge a interrogarci sulle vere ragioni di questa escalation e su chi trae vantaggio da questa tragica situazione, sapendo che si stanno ancora facendo sforzi a più di un livello per porre fine alla guerra in corso a Gaza da più di un anno. ” osservò.
Il Regno, ha affermato Akhannouch, si unisce al resto dei paesi arabi e islamici nell’esprimere la propria solidarietà al Libano al fine di preservare la sua sovranità su tutti i suoi territori e di sostenere le sue istituzioni costituzionali, in modo da consolidare l’unità nazionale e mantenere la sicurezza e la stabilità di questo Paese.
Comitato Al-Quds
Inoltre, il Summit Arabo-Islamico Straordinario ha ribadito il proprio sostegno all’azione del Comitato Al-Quds, presieduto da Sua Maestà il Re Mohammed VI. I re e i capi di Stato arabi e islamici che hanno preso parte a questo vertice straordinario hanno espresso il loro sostegno all’azione del Comitato Al-Quds, al servizio del rafforzamento della resilienza dei Maqdissis. Questo sostegno è stato espresso nella risoluzione adottata dai leader dei paesi arabi e islamici al termine dei lavori di questo vertice, tenutosi su invito dell’Arabia Saudita. Il Capo del Governo, Aziz Akhannouch, che ha rappresentato Sua Maestà il Re al Vertice di Riad, era accompagnato dal Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini all’Estero, Nasser Bourita. Della delegazione marocchina fanno parte in particolare l’ambasciatore del Marocco in Egitto e il suo rappresentante permanente presso la Lega Araba, Mohamed Ait Ouali, l’ambasciatore del Regno in Arabia Saudita e rappresentante permanente del Marocco presso l’Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OIC), Mustapha Mansouri, as oltre a diversi dirigenti del Ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e marocchini residenti all’estero. Infine, va notato che l’Arabia Saudita aveva chiesto che questo vertice si tenesse per esaminare gli sviluppi della situazione nella regione, alla luce del protrarsi della guerra israeliana contro Gaza e il Libano e delle sue pericolose ripercussioni sulla sicurezza e sulla situazione regionale. stabilità, nonché per coordinare le posizioni degli Stati membri. Questo vertice straordinario è stato aperto da Sua Altezza Reale il Principe Mohammed Bin Salman Bin Abdelaziz Al-Saud, Principe ereditario del Regno dell’Arabia Saudita, a nome del Custode dei Due Luoghi Santi dell’Islam, Re Salman Ibn Abdelaziz Al-Saud.
Nel suo discorso, il principe ereditario saudita ha invitato “a unificare le posizioni dei Paesi membri e a fare pressione sulla comunità internazionale affinché agisca per fermare le continue aggressioni e trovare soluzioni durature che garantiscano stabilità e pace nella regione”. Secondo una fonte ufficiale saudita, questo vertice si terrà come continuazione del vertice straordinario arabo-islamico dell’11 novembre 2023 a Riad, dimostrando la consapevolezza da parte dei leader dei paesi arabi e islamici dell’importanza di unificare gli sforzi e adottare un approccio posizione comune riguardo agli sviluppi gravi e senza precedenti verificatisi a Gaza e negli altri territori palestinesi.