Gli investigatori stanno esaminando gli attacchi contro i tifosi del Maccabi Tel Aviv, ma anche il comportamento di questi ultimi, hanno assicurato i media olandesi. Diverse testimonianze riportano provocazioni da parte di sostenitori israeliani, inclusi slogan ostili alla Palestina e altri cori razzisti. Gli scontri sono continuati lunedì sera. Diverse centinaia di giovani filo-palestinesi si sono radunati in prima serata in un quartiere nella zona ovest della città. Un tram è stato dato alle fiamme, una persona è rimasta ferita e altre tre sono state arrestate.
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In Belgio si osservano anche situazioni di violenza contro membri della comunità ebraica. “Riceviamo regolarmente testimonianze di persone che non osano più dichiararsi ebree per paura di essere interrogate e attaccate direttamente.spiega Patrick Charlier, direttore dell’Unia, secondo il quale il rischio di contagio in Belgio a causa degli incidenti avvenuti ad Amsterdam è reale.
“Gli ebrei si trovano in una situazione difficile perché sono assegnati, che lo vogliano o no, alle politiche perseguite dal governo di Benjamin Netanyahu. Tuttavia, qualcuno può essere di origine ebraica e provare empatia con il popolo palestinese rivendicandone il diritto alla soluzione dei due Stati”aggiunge. “Devi essere in grado di sistemare le cose.”Si può fare il paragone con le persone di origine musulmana che hanno dovuto giustificarsi dopo gli attentati di Bruxelles e Parigi, è lo stesso meccanismo.”
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“Le posizioni sono così polarizzate che la minima presa di posizione può essere fraintesa. In Belgio c’è complessivamente più empatia con il popolo palestinese e il numero di morti continua a salire rispetto a quello che hanno vissuto gli israeliani il 7 ottobre 2023”aggiunge Patrick Charlier.
Salame in una cassetta della posta
Prova del malessere, l’odio legato al conflitto israelo-palestinese si fa sentire anche nella pubblica amministrazione belga. Un funzionario pubblico, costretto all’anonimato, è stato infatti minacciato e intimidito dai colleghi con il pretesto di essere ebreo. Ha così trovato… un pezzo di prosciutto nella sua cassetta della posta. “QQuale sarà il prossimo passo? Bruciare la mia casella di posta? Sono stato anche oggetto di minacce anonime inviate tramite un account falso sul servizio di messaggistica crittografata Telegram. Stiamo assistendo ad una sorta di caccia agli ebrei e ad un clima particolarmente malsano in Belgio ed è tempo che le autorità mettano in atto un piano d’azione volto a garantire ulteriormente la nostra sicurezza”.
Nell’ambito della legge sulle molestie esistono strutture interne per adottare misure di protezione in questi casi.