A pochi giorni dalle elezioni legislative di domenica, gli incidenti si sono moltiplicati all’inizio della settimana, tra gli attivisti di Pastef, il partito del primo ministro Ousmane Sonko, e quelli dell’opposizione, in particolare del partito Samm Sa Kaddu di Barthélemy Dias.
Lunedì, nota il sito d’informazione Senego« una manifestazione politica a Saint-Louis è degenerata in violenza, provocando feriti tra i partecipanti. »
« Successivamente sono stati effettuati diversi arresti preciso Walf Quotidien, nelle file degli attivisti dell’intercoalizione Samm Sa Kaddu/Takku-Wallu e in quelle del partito Pastef. » Le armi sono state sequestrate.
E dal lato del potere, il tono si è alzato… prima di calare nuovamente…
« Dopo virulente dichiarazioni che invocavano una “vendetta proporzionale” contro gli attacchi subiti dal suo partito Pastef, ieri il capo del governo Ousmane Sonko ha finalmente invitato i suoi attivisti alla moderazione, visionare il sito Seneplus. “Non attaccare nessuno, non colpire nessuno, non provocare nessuno. Disattivate tutto, ma restiamo vigili”, ha dichiarato in serata il primo ministro. Parole che contrastano con la sua ultima uscita in cui affermava che “Barthélémy Dias e la sua coalizione non dovrebbero più fare campagna elettorale in questo paese”. »
Occhio per occhio, dente per dente…
Resta il fatto che l’uscita piuttosto vigorosa del primo ministro senegalese ha colpito gli animi della stampa senegalese e della subregione…
« Dobbiamo riconoscere che i nostri “eroi” sembrano camminare a testa in giù, la quotidianità è indignata 24 ore a Dakar. (…) Abbiamo tirato fuori l’ascia di guerra e resuscitato la legge del taglione come nella giungla. Ci arrendiamo in rapida successione. Occhio per occhio, dente per dente. Il termometro continua a salire pericolosamente. E questo è molto grave per la pace sociale e la coesione nazionale (…). La domanda che oggi brucia le labbra, continua 24 Le ore sanno cosa porterà il domani. Si tratta anche e soprattutto di vedere se il voto riuscirà a sopravvivere a una tale esplosione di violenza, di odio morboso e a tali eccessi verbali gratuiti. »
« Un Primo Ministro non dovrebbe dire questo… », aggiunge L’osservatore di Paalga nel Burkina Faso. “ Abbiamo infatti la sensazione che Sonko non abbia ancora ricoperto del tutto il ruolo di Primo Ministro. Certamente è il capo di un partito concorrente, ma dovrebbe fare lo sforzo di stare al di sopra della mischia e di non incoraggiare la violenza. Ma con questa versione, contribuisce ad esacerbare tensioni già sufficientemente palpabili. »
Vita quotidiana Oggi insiste: “ Che razza di mosca ha punto Ousmane Sonko, il primo ministro del Senegal, per condurlo a questa deriva linguistica? ? »
« È al potere, ma Ousmane Sonko deve ancora immaginarsi all’opposizione, aggiunge Ledjely nella Guinea. Questa è l’unica spiegazione possibile all’appello alla vendetta che ha lanciato ai suoi sostenitori di Pastef. »
Una “pausa facciale”?
Ousmane Sonko è successivamente tornato ai suoi commenti…
« Il disgelo », titolo di WalfQuotidien. « Sonko chiede pacificazione. Il leader di Pastef ha messo acqua nel suo bissap. Ha moderato il suo discorso e ha chiesto ai suoi attivisti di continuare la carovana senza rispondere con la violenza. »
Da ora in poi, ” la classe politica si sta assumendo le sue responsabilità », nota Quotidiano del Sud.
« Dopo l’escalation, una tregua di facciata? », chiede La voce del popolo.
Torniamo infine alla vita di tutti i giorni 24 Oreper il quale bisogna voltare pagina in fretta: “ Nel momento in cui alcuni (colpito dalle inondazioni) stanno ancora sguazzando nelle acque e hanno solo gli occhi per piangere davanti all’immensità del danno. In un momento in cui milioni di agricoltori hanno perso la voce di fronte a raccolti che non sono all’altezza delle speranze nutrite all’inizio dell’inverno. Tutti, infine, constatano con desolazione l’escalation che sta colpendo i prezzi dei beni di prima necessità. Ciò dimostra che c’è qualcosa di pesante, anche di molto pesante, nell’agenda del governo. Allora non aggiungiamo a questa una seconda escalation, un’ulteriore angoscia a quella già presente, esclama 24 Ore. Voltiamo subito pagina sulle giostre verbali e sugli scontri violenti e lasciamo che il voto faccia il resto. »