Questa era la grande domanda: Loïc Meillard, colpito alla schiena davanti al gigante di Sölden, avrebbe potuto andare in Finlandia per disputare il primo slalom della stagione domenica a Levi? Per il momento la risposta tende ad essere affermativa. Mentre i suoi compagni di squadra sono tornati in Svizzera, dalla località Sami per una pausa di quattro giorni prima di tornare in Scandinavia, lo sciatore di Hérémence ha preso la strada opposta e si trova attualmente nell’estremo nord.
Il vallesano, che non indossa le stecche dopo l’infortunio sul ghiacciaio del Rettenbach due settimane fa, martedì dovrà sciare liberamente. Valuterà in settimana se è idoneo o meno ad entrare al cancello. “Sono fiducioso”, ci ha detto il suo allenatore Matteo Joris a margine del nostro discorso Après-Ski, al quale è stato ospite. Inoltre, non è stato mantenuto nessuno slalom aggiuntivo per compensare un’eventuale perdita del 2° posto nell’ultima classifica generale della Coppa del Mondo.
Una prima volta per Reto Mächler
In totale, sette atleti fanno parte della selezione svizzera per gareggiare in questo slalom a Levi. Oltre a Loïc Meillard, 4° nella Coppa del Mondo di specialità lo scorso inverno, saranno in prima linea anche Daniel Yule (7°) e Marc Rochat (9°). Saranno accompagnati da Luca Aerni, Ramon Zenhäusern, libero dai problemi alla schiena, e Tanguy Nef. “I sei hanno il potenziale per salire sul podio quest’inverno”, continua l’allenatore degli slalomisti svizzeri. L’ultimo biglietto va a Reto Mächler. Il 23enne zurighese vivrà il suo grande battesimo ai Mondiali. Ha vinto il suo posto durante una qualificazione interna tenutasi la settimana scorsa.
Se ci sono solo sette svizzeri al via degli slalom di Coppa del Mondo, è anche a causa dei risultati in Coppa dei Campioni. Nessun atleta rosso con croce bianca è riuscito a piazzarsi nei primi 3 della specialità e ad assicurarsi un posto fisso nel Circo Bianco.
JT
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