Intercettato a 50 chilometri da casa
La madre è stata finalmente intercettata a una cinquantina di chilometri dalla sua abitazione, a Visé, domenica intorno alle 12.50, in particolare grazie a un’indagine telefonica e all’utilizzo delle telecamere dell’ANPR (scansione automatica delle targhe stradali). Aveva ferite da oggetti appuntiti alle mani, la cui origine non era in grado di spiegare.
Il ragazzino aveva anche ferite da oggetti appuntiti al mento e alla gola. Secondo l’autopsia, Ethan è morto per soffocamento (e non per il taglio della gola come è stato menzionato per la prima volta domenica). I fatti si sono verificati tra le 21:00 e le 2:00. Un’analisi telefonica e una perizia forense hanno focalizzato i sospetti sulla madre accusata di omicidio.
Il padre è stato interrogato e poi rilasciato perché il gip ha ritenuto che non vi fossero gravi indizi di colpevolezza a suo carico.
Fin dall’annuncio dei fatti c’è stato stupore nel quartiere di Berloz dove risiedeva la famiglia e per le persone che stavano attorno ai genitori. Un’incomprensione totale perché di queste persone non si era mai parlato prima.
I vicini si sono svegliati intontiti da questa terribile tragedia. Nessun residente di questo tranquillo quartiere immaginava un giorno che questa strada sarebbe stata teatro di una notizia tanto sordida quanto drammatica.
Mentre i sigilli della polizia indicano con certezza il luogo in cui è stato commesso l’irreparabile, lunedì sono arrivati segnali di sostegno. Candele e fiori sono stati deposti sul prato davanti alla casa dove è avvenuta la tragedia.
Il sindaco di Berloz sotto choc: “Non siamo abituati a tragedie così orribili nel nostro piccolo paese”
Molti tributi
Questo lunedì, alcune auto sono passate davanti alla casa a passo lento per scoprire il luogo in cui Ethan ha tragicamente perso la vita. Alcuni venivano per curiosità, altri per lasciare lì degli oggetti.
“Abito un po’ più in là”, ci ha spiegato una signora con le lacrime agli occhi. “Sono scioccata, non posso credere a quello che è successo qui, non avevo mai conosciuto la famiglia ho sentito parlare di lei prima di questa tragedia. Non capisco come si sia potuto arrivare a questo. Volevo venire a deporre dei fiori per il ragazzino che ha perso la vita.
Un vicino conferma che della famiglia non si era mai parlato. “Li ho appena superati mentre portavano fuori i cani. Era una famiglia tranquilla. Sono scioccato. Come puoi attaccare in questo modo un bambino di quattro anni”, continua, singhiozzando nella voce.
gabbianoL’abbiamo visto nascere… È orrore.
“Vivono di fronte alla casa”, dice un vicino. “Lo abbiamo visto nascere.
La madre dovrebbe presentarsi davanti alla camera del consiglio di Liegi durante la settimana per vedere confermato o revocato il suo mandato d’arresto.