Stephen Miller, consigliere di lunga data e figura chiave della prima amministrazione Trump, è stato nominato vice capo dello staff per la politica nella futura Casa Bianca del presidente eletto Donald Trump, rivela la CNN. Una scelta che riflette la volontà di Donald Trump di affidarsi a personalità che hanno contribuito a plasmare il suo primo mandato, soprattutto in termini di politica migratoria.
In effetti, questa nomina arriva poco dopo quella di Tom Homan, ex direttore dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE). Quest’ultimo sarà incaricato di supervisionare gli sforzi di deportazione e svolgerà un ruolo chiave nell’attuazione delle promesse elettorali.
Il grande architetto delle politiche migratorie
Stephen Miller, 39 anni, ha ricoperto ruoli di alto profilo durante il precedente mandato di Donald Trump, tra cui quello di consulente senior e direttore della scrittura dei discorsi. È ampiamente riconosciuto come l’architetto delle politiche migratorie più controverse di Donald Trump, tra cui la separazione delle famiglie migranti al confine e il divieto di viaggio in diversi paesi a maggioranza musulmana.
Il vicepresidente eletto JD Vance ha elogiato la mossa, definendo Stephen Miller una scelta strategica per la prossima amministrazione. In un post su X, ha detto: “Questa è un’altra grande scelta del presidente. » Un portavoce di Trump non ha risposto alle richieste di commento sulla nomina di Stephen Miller, ma l’arrivo di Miller invia un messaggio chiaro. Facendo affidamento su personalità come Stephen Miller e Tom Homan, il futuro presidente sembra voler riaffermare e approfondire le politiche migratorie che hanno segnato il suo primo mandato.
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