l'essenziale
Elnur Soltanov, direttore generale della COP29 e vice ministro dell'Energia dell'Azerbaigian, è stato registrato dalla ONG Global Witness in una conversazione che credeva di avere con un investitore con sede a Hong Kong.
La COP29, pianificata in Azerbaigian sotto la guida di Elnur Soltanov, è oggetto di forti polemiche dopo le rivelazioni della ONG Global Witness, diffuse dal BBC. Elnur Soltanov, viceministro dell'Energia e membro del consiglio di amministrazione della compagnia petrolifera nazionale SOCAR, avrebbe parlato con un falso investitore presentato come potenziale mecenate della COP29. Questo investitore, in realtà membro di Global Witness, cercava strutture per sviluppare affari in Azerbaigian, in cambio del sostegno finanziario per la conferenza.
Durante l'intervista registrata, Soltanov ha discusso delle numerose opportunità offerte dai giacimenti di gas azeri, mostrando la volontà di facilitare lo scambio tra i team degli investitori e quelli di SOCAR.
Un alto funzionario della conferenza sui cambiamenti climatici COP29 in Azerbaigian sembra aver utilizzato il suo ruolo per organizzare un incontro per discutere potenziali accordi sui combustibili fossili, può riferire la BBC.
Una registrazione segreta mostra l'amministratore delegato del team COP29 dell'Azerbaigian, Elnur Soltanov,… pic.twitter.com/uSQikllGBX— Rita Rosenfeld (@rheytah) https://twitter.com/rheytah/status/1854950469409571110?ref_src=twsrc%5Etfw
Alcune settimane dopo, il falso investitore ha effettivamente ricevuto un’e-mail dalla compagnia petrolifera, che confermava l’impegno iniziale. Questa vicenda solleva interrogativi su possibili conflitti di interessi, soprattutto perché Soltanov descrive il gas naturale come “energia di transizione”.
“Tradimento”
Queste osservazioni sono in contraddizione con le raccomandazioni dell’IPCC, che riconosce certamente il ruolo attuale degli idrocarburi ma ritiene che lo sviluppo di nuovi giacimenti di petrolio e gas sia incompatibile con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto all’era preindustriale. . Per Christiana Figueres, ex segretaria esecutiva della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e figura centrale dell’accordo di Parigi, questo comportamento costituisce un “tradimento” degli obiettivi climatici della COP.
Da parte loro, le Nazioni Unite hanno ricordato i requisiti di neutralità, imparzialità e indipendenza imposti ai responsabili della COP, senza però commentare direttamente le rivelazioni. Questa vicenda, dopo le critiche già sollevate dallo svolgimento della COP28 a Dubai, alimenta il dibattito sulla capacità di questi eventi di rimanere fedeli ai propri obiettivi di fronte agli interessi delle industrie fossili.