L’Open VLD non esclude l’ingresso nel governo federale: “Non vogliamo fare il terapeuta tra Conner Rousseau e Bart de Wever”
Egbert Lachaert, leader del gruppo Open Vld al parlamento fiammingo, non chiude la porta alla partecipazione del suo partito al prossimo governo federale
Pubblicato il 11/06/2024 alle 15:58
Ma prima le parti in trattativa devono formulare una richiesta “seria” e “chiara”, ha dichiarato mercoledì al programma televisivo Villa Politica (VRT). “Non vogliamo interpretare il ruolo del terapista di coppia tra Conner Rousseau e Bart De Wever. »
Lunedì l’allenatore Bart De Wever ha presentato le sue dimissioni al re, dopo che Vooruit si era rifiutato di avviare le trattative se non fosse stata presentata una nuova nota socioeconomica. Il sovrano mantiene la sua decisione sotto consiglio e ha concesso al presidente della N-VA una settimana per condurre consultazioni.
Da allora circola un’idea, quella di sostituire i socialisti di Vooruit con i liberali di Open Vld. Questa coalizione avrebbe la maggioranza di un solo seggio alla Camera, ovvero 76 su 150. Inoltre, non avrebbe la maggioranza nel gruppo di lingua olandese.
I liberali fiamminghi hanno subito una pesante sconfitta alle elezioni del 9 giugno e il partito del primo ministro uscente, Alexander De Croo, era destinato ad una cura d’opposizione.
Ma la nuova presidente Eva De Bleeker, in carica da agosto, ha da allora socchiuso la porta.
Da parte sua, Egbert Lachaert, ex presidente del partito, pone una premessa: che venga formulata una richiesta “seria e chiara”. “Non possiamo chiudere formalmente la porta, perché non sappiamo mai cosa accadrà. Se le agenzie di rating abbassano il rating del nostro Paese, se il bilancio continua a deragliare e se l’Europa ci richiama all’ordine, dovremo discutere in modo costruttivo. Non so quale sia la richiesta. Vediamo cosa vogliono veramente questi quattro partiti (N-VA, CD&V, MR e Les Engagés) e cosa ci offrono. “.
Ma Eva De Bleeker, presidente dell’Open VLD, che guida il partito solo da agosto, ha già lasciato la porta socchiusa. Mercoledì a Villa Politica l’ex presidente Egbert Lachaert ha sottolineato che occorrerebbe prima una “chiara richiesta” da parte degli altri partiti. “L’Arizona è di gran lunga la coalizione più logica”, ha detto. Ma «non possiamo chiudere formalmente la porta, perché non sappiamo mai cosa accadrà. Se le agenzie di rating declassano il nostro Paese, se il bilancio va di nuovo fuori dai binari e se l’Europa ci interpella, dovremo parlare in modo costruttivo da qualche parte. Ma oggi davvero non so quale sia la domanda. Vediamo cosa vogliono veramente questi quattro partiti e quali domande ci pongono.