Con temperature che superano questo livello, gli eventi meteorologici estremi rischiano di aumentare, avverte Joël Guiot, paleoclimatologo e collaboratore dell'IPCC, su franceinfo. Lunedì in Azerbaigian si apre la COP29, la prossima conferenza sul clima.
Pubblicato il 07/11/2024 04:00
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Il 2024 diventerà l'anno più caldo mai registrato, secondo le previsioni dell'Osservatorio climatico europeo Copernicus, pubblicate giovedì (7 novembre), che specificano che per la prima volta verrà raggiunto il limite di 1,5°C di riscaldamento nell'arco di un anno solare.
Nel 2015, durante la COP21, la Conferenza sul clima di Parigi, i paesi si sono impegnati, tramite l’articolo 2, a limitare il riscaldamento globale al di sotto di 2°C rispetto ai livelli preindustriali e, nel migliore dei casi, a 1,5°C.
“Già l'anno scorso abbiamo battuto i record. Eravamo poco sotto 1,5°C. Adesso siamo a 1,5°C. Non c'è motivo di pensare che non andrà avanti”preoccupa al microfono di franceinfo Joël Guiot, paleoclimatologo e collaboratore dell'IPCC, il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici. “Devi sapere, continua l’esperto, che quando parliamo di 1,5 o 2°C, parliamo della temperatura globale.”
“Se guardiamo al luogo in cui viviamo, ad esempio sono a Marsiglia, siamo già a 2,5°C di riscaldamento e le estati diventeranno insopportabili”.
Joël Guiot, paleoclimatologosu franceinfo
Perché con un simile aumento delle temperature è probabile che aumentino gli eventi meteorologici estremi. “È sempre più intenso, ci sono sempre più morti”, sottolinea Joël Guiot. L’unico modo per arginare il fenomeno è ridurre le emissioni di gas serra che continuano ad aumentare. Sarà questa una delle sfide della prossima conferenza sul clima, COP29, che si aprirà lunedì 11 novembre a Baku, in Azerbaigian.