“Punto di svolta” di fronte al traffico di droga, “messicanizzazione” del Paese: Bruno Retailleau ha promesso venerdì a Rennes una lunga e spietata “guerra” contro il traffico di droga. Perché in pochi giorni sparatorie legate al traffico di droga hanno devastato Poitiers, Clermont-Ferrand, Villeurbanne, Valence… Per il ministro degli Interni la lotta deve passare attraverso un testo legislativo. Auspica che il disegno di legge, sul tavolo del Senato, venga esaminato “il più rapidamente possibile”, “all'inizio dell'anno” al massimo nel 2025.
Tra le misure dovrebbe esserci il rafforzamento dei doganieri. “Ci saranno più doganieri sul posto e nuove assunzioni”, ha annunciato domenica Laurent Saint-Martin a France 3. Il ministro del Bilancio e dei Conti pubblici non ha tuttavia fornito dettagli sul calendario né sul numero delle assunzioni.
“Abbiamo bisogno dei doganieri nella lotta contro il traffico di droga. Bruno Retailleau ha ragione nel considerarlo una priorità, in questa lotta dovremo contare sui doganieri, ha insistito. Ci sarà l'assunzione di funzionari doganali e il miglior coordinamento possibile tra dogane, giustizia e polizia. » Su questo tema, il ministro del Bilancio ha riconosciuto che c'è “sempre meglio da fare”. Secondo Laurent Saint-Martin ci sono ampi margini di miglioramento anche a livello internazionale e su “sequestri e confische”.
Al di là della risposta securitaria, Bruno Retailleau ha anche ribadito la sua determinazione a “rompere l’ecosistema” del narcotraffico, attaccando i consumatori e la “cultura della banalizzazione” della droga. La prossima settimana dovrà recarsi a Marsiglia con il ministro della Giustizia per presentare le prime misure. “Il consumatore ha una responsabilità finale”, conferma Laurent Saint-Martin.