Il cineasta americano, spesso critico nei confronti di Hollywood negli anni '20, esprime la sua stanchezza di fronte alle nuove versioni di storie già portate sullo schermo.
Quentin Tarantino sta lanciando una nuova invettiva contro Hollywood. In un'intervista rilasciata a Il podcast di Bret Easton Ellisil direttore diBastardi senza gloria era infastidito nel vedere così tanti remake emergere dagli studi americani, a scapito di potenziali storie originali.
Il regista è stato interrogato Duna: seconda parteuscito a febbraio, seconda parte della saga di Denis Villeneuve ispirata ai romanzi di Frank Herbert. “Ho visto il Duna di David Lynch (un primo adattamento uscito nel 1984, ndr) più volte. Non ho bisogno di rivisitare questa storia”, ha risposto.
“È un remake qui, un remake là”, ha continuato. “La gente mi chiede: 'Hai visto 'Dune'? Hai visto 'Ripley'? Hai visto 'Shogun'?'. E io dico no, no, no, no.”
Nuovi adattamenti seriali
Rigiocareuna serie Netflix pubblicata lo scorso aprile, è un adattamento di Signor Replayun romanzo britannico pubblicato nel 1955 e il primo volume di una saga di cinque libri. L'opera è già stata adattata per il cinema francese da René Clément nel 1960, con Alain Delon e Marie Laforêtsotto il titolo Pieno sole. Un altro film intitolato Il talentuoso signor Ripleycon Matt Damon e Gwyneth Paltrow, è uscito negli Stati Uniti nel 1999.
Per quanto riguarda Shogununo dei fenomeni televisivi del 2024 (18 premi agli ultimi Emmy Awards), è un adattamento del romanzo omonimo uscito nel 1975, già adattato in miniserie negli Stati Uniti nel 1980.
“Ci sono sei o sette libri nella saga Ripley. Se stai facendo di nuovo un adattamento, perché adattarne uno che è già stato portato sullo schermo due volte?”, ha chiesto Quentin Tarantino. “Ho già visto questa storia due volte, non mi è piaciuta molto in entrambi i casi, quindi Non sono veramente interessato a guardarlo una terza volta.” Stesso ragionamento per Shogundi cui ha guardato la prima miniserie:
“Ho guardato tutte le 13 ore. Questo mi basta. Non ho bisogno di rivedere questa storia, non mi interessa come la adattano.”
Le lamentele di Tarantino
Questa non è la prima volta che Quentin Tarantino è critico nei confronti delle attuali produzioni hollywoodiane. Nel 2022 ha denunciato la “Marvelizzazione” del cinema americano, ritenendo che gli attori che interpretano i ruoli di supereroi nei film dei Marvel Studios non siano in realtà “star”, perché diventano rapidamente meno popolari dei personaggi che interpretano sullo schermo.
Ha anche espresso preoccupazione per l'onnipresenza di questi film nel panorama cinematografico attuale: “Non li odio. È vero. Ma non mi piacciono. Sono le uniche cose che sembrano realizzate in questo momento e che sembrano generare entusiasmo da parte dei fan. Non c'è davvero spazio per nient'altro. Questo è il mio problema.