Elezioni presidenziali americane: Donald Trump o Kamala Harris, cosa dicono i sondaggi sul D-3?

Elezioni presidenziali americane: Donald Trump o Kamala Harris, cosa dicono i sondaggi sul D-3?
Elezioni presidenziali americane: Donald Trump o Kamala Harris, cosa dicono i sondaggi sul D-3?
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Kamala Harris e Donald Trump sono ancora testa a testa, secondo gli ultimi sondaggi americani.

Il punteggio dei due candidati rientra nel margine di errore per decidere tra loro nei sette stati oscillanti.

Le elezioni si terranno questo martedì, 5 novembre 2024.

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Elezioni presidenziali americane

Chi, Donald Trump o Kamala Harris, sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca? Molto intelligente chi potrebbe dirlo quando gli ultimissimi sondaggi, così come i precedenti, non riescono a identificare un chiaro favorito tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti. Se 43 dei 50 stati americani si schierano chiaramente da una parte o dall'altra, la suspense rimane nei 7 “swing states” (nuova finestra)che si alternano regolarmente tra repubblicani e democratici a seconda delle elezioni.

Proprio in questi Stati è impossibile per i sondaggisti esprimersi. Tra questi, la Pennsylvania e i suoi 19 principali elettori attirano tutta l’attenzione. L’ultimo sondaggio di ABC News dà un piccolo vantaggio a Donald Trump con il 47,9% di intenzioni di voto, rispetto al 47,7% di Kamala Harris. Un vantaggio grosso come un foglio di carta da sigarette che impedisce qualsiasi proiezione rilevante in questo Stato chiave che potrebbe far oscillare le elezioni.

Arizona, il meno indeciso degli “swing states”?

Stessa tendenza in Nevada, dove il miliardario newyorkese e l'ex vicepresidente Joe Biden sono, secondo lo stesso sondaggio, a meno dello 0,5% delle intenzioni di voto (47,7% per Trump, 47,3% per Harris).

Meno indecisi sono in Wisconsin (48,2% – 47,4%) e Michigan (48% – 47%), che propenderebbero leggermente per il candidato democratico. Per quanto riguarda gli stati della Carolina del Nord (48,4% – 47,1%), della Georgia (48,6% – 47,1%) e poco più dell'Arizona (48,8% – 46,7%) il sondaggio di ABC News dà in testa il campo repubblicano, ma con un vantaggio ancora contenuto entro quel famoso margine di errore che rende il risultato così imprevedibile.

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Lo scrutinio avviene a suffragio universale indiretto. Gli americani votano per 538 elettori, che poi scelgono il presidente. Per essere eletto, il candidato deve ottenere i voti di 270 elettori. A differenza del sistema francese, chi ottiene il maggior numero di voti a livello nazionale non ha alcuna garanzia di vincere le elezioni.

Nel 2016, Donald Trump è stato eletto ottenendo circa 3 milioni di voti in meno rispetto alla rivale Hillary Clinton, con un gap del 2% contro di lui a livello nazionale (46,09% – 48,18%). Secondo l’ultimo sondaggio, a tre giorni dal verdetto sarebbero poco più dell’1% (48% per Harris, 46,8% per Trump). Un elemento in più che solleva lo spettro delle elezioni presidenziali americane più ravvicinate dopo il duello tra George Bush e Al Gore nel 2001. Forse, ad oggi, l'unica certezza di queste elezioni.


Anthony TALLIEU

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