Venerdì 1 novembre 2024 alle 17:12
Abuja – La riunione di convalida dell’Accordo Intergovernativo (IGA) e dell’Accordo del Governo Ospitante (HGA), inerenti al progetto unico African Atlantic Gas Pipeline (Nigeria-Marocco), aperta venerdì ad Abuja, testimonia l’impegno della Comunità dell’Ovest Gli Stati africani (ECOWAS) ai paesi membri Marocco, Nigeria e Mauritania, ha sottolineato Amina Benkhadra, direttrice generale dell’Ufficio nazionale degli idrocarburi e delle miniere (ONHYM).
La signora Benkhadra, che ha parlato a nome dell’ONHYM, insieme al suo partner, la Nigerian Petroleum Company Limited (NNPC), durante questo incontro ministeriale ha elogiato l’impegno dell’ECOWAS e dei paesi membri per il coordinamento esemplare del processo di esame dei testi dell’IGA e dell’HGA nonché per tutti gli incontri svoltisi a Marrakech, Rabat poi ad Abidjan e Lagos.
“Ci riuniremo oggi per convalidare l’IGA e l’HGA a livello ministeriale, cosa che segnerà un passo decisivo verso la sua firma ufficiale”, ha accolto con soddisfazione, indicando che questi accordi creeranno un ambiente favorevole al successo dell’attuazione del progetto e segnerebbe un passo significativo verso la sovranità regionale.
Questi accordi, ha continuato, simboleggiano “la nostra ambizione comune di rafforzare l’integrazione regionale e la cooperazione energetica, condividendo al tempo stesso la visione di un’Africa più unita e prospera”.
In altra nota, la signora Benkhadra ha ricordato che il progetto African Atlantic Gas Pipeline, nato da una visione condivisa tra Sua Maestà il Re Mohamed VI e i Presidenti della Nigeria e da un impegno reciproco tra Marocco e Nigeria, ha l’ambizione di stimolare la crescita economica collettiva e sviluppo nella regione dell’Africa occidentale.
“Accelerando l’elettrificazione, promuovendo l’autosufficienza energetica, creando ricchezza e posti di lavoro e sviluppando i settori industriali, questo progetto può migliorare profondamente le condizioni di vita e generare opportunità economiche in tutta la regione”, ha affermato.
Ai suoi occhi, oltre a garantire la sicurezza energetica e l’autonomia dell’Africa occidentale, il progetto incarna un’iniziativa profondamente radicata in Africa, con l’ambizione di promuovere una crescita sostenibile e trasformazioni positive a livello della regione.
La signora Benkhadra non ha mancato di notare che la costruzione e la gestione di questo gasdotto dovrebbero attirare importanti investimenti stranieri, una parte sostanziale dei quali sarà destinata alle imprese locali.
A livello internazionale, il gasdotto riveste un’importanza strategica, nel senso che offre all’Europa una valida alternativa per diversificare le proprie fonti di approvvigionamento di gas e garantirne ulteriormente l’approvvigionamento, ha spiegato, sottolineando che con un potenziale di esportazione di 15 miliardi di m3 al anno, il gasdotto contribuirà a rafforzare la sicurezza energetica dell’Europa.
Dal suo lancio nel 2017, il progetto African Atlantic Gas Pipeline, frutto della visione illuminata di Sua Maestà il Re Mohammed VI e dei Presidenti della Nigeria, ha compiuto progressi significativi.
Gli studi ingegneristici dettagliati condotti da fornitori di servizi di fama mondiale sono stati completati nel marzo 2024, rappresentando un significativo passo avanti verso la realizzazione di questo progetto, ha ricordato la signora Benkhadra, sottolineando che il concetto è solido e i dati macroeconomici dimostrano la redditività del progetto e la sua competitività.
Attualmente sono in corso gli studi di rilievo del segmento settentrionale, mentre quelli del segmento meridionale inizieranno a breve, ha aggiunto, rilevando che i contratti per gli studi di impatto ambientale e sociale (ESIA) sono stati aggiudicati e il lavoro sul campo è già iniziato.
Questi studi, spiega la Benkhadra, consentiranno di affinare il piano di attuazione, integrando tutti gli aspetti ambientali e sociali per garantire il rispetto degli standard più elevati.
L’incontro di Abuja, al quale è stata invitata anche la Mauritania, ha lo scopo di adottare l’accordo intergovernativo sul gasdotto atlantico africano (Nigeria-Marocco) che sarà sottoposto alla firma dei capi di Stato dei paesi membri dell’ECOWAS, del Marocco e della Mauritania.
Organizzata dalla Commissione ECOWAS, questa riunione congiunta dei Ministri responsabili dell’Energia e degli Idrocarburi, estesa ai Ministri responsabili degli Idrocarburi del Marocco e della Mauritania, è stata preceduta da una riunione di esperti del settore. Fa parte del processo statutario di adozione dei testi comunitari presso l’ECOWAS. Si tratta del progetto di accordo intergovernativo (IGA) relativo al gasdotto dell’Atlantico africano (AAGP) e del progetto di accordo con il governo ospitante (HGA) relativo al gasdotto dell’Atlantico africano (AAGP) allegato all’IGA.